MATERIALI
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progettare 384
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OTTOBRE
2014
perficie traslucida e quindi garantisce
tempi di ciclo ridotti. L’indurimento
avviene mediante una lampada LED
nel giro di circa quattro secondi ed
è completamente automatizzabile.
L’unione così formata è immedia-
tamente sollecitabile e la parte in
plastica ottiene in breve tempo un
filetto stabile da avvitare e svitare
liberamente secondo necessità.
Come materiale per la base traspa-
rente dell’Onsert possono essere
utilizzati policarbonato, poliammide
o polietersulfone, in base alle carat-
teristiche meccaniche necessarie e
alle condizioni ambientali di utilizzo.
Deve trattarsi unicamente di mate-
riali plastici amorfi, poiché questi
lasciano passare una quantità suffi-
ciente di luce blu con una lunghezza
d’onda di 400 nanometri, necessaria
per l’indurimento dell’adesivo.
Prove e verifiche
Gli Onsert sono idonei per una mol-
teplicità di applicazioni, soprattutto
quando occorre fissare i componenti
senza tuttavia unirli strutturalmen-
te. Ogni anno, nei velivoli vengo-
no montate centinaia di migliaia di
‘aircraft-pin’. In tal modo è possibile
ad esempio fissare piastre di coper-
tura, materiali isolanti e pannelli di
pavimentazione; in futuro, Onsert
potrebbe essere utilizzato anche per
il fissaggio di questo tipo di parti.
Nella costruzione di automobili, in
particolare per i montanti B e C, si
punta sempre più spesso sul CFK.
Per esempio, grazie a Onsert è sta-
to possibile fissare a tali montanti
un gruppo di cavi di alimentazio-
ne. Altre possibili applicazioni sono
l´incollaggio di clip, supporti per sen-
sori o accessori.
Inoltre, questo metodo può essere
considerato come alternativa alla
saldatura, poiché rispetto a quest’ul-
tima presenta una maggiore flessi-
bilità per la produzione. A differen-
za dei punti saldati, infatti, i punti
incollati possono essere modificati
facilmente anche dopo il termine
della costruzione.
Per verificare l’idoneità del metodo
per tali applicazioni, Böllhoff e Delo
hanno incollato CFK e altri mate-
riali con la tecnologia Onsert, sot-
toponendo quindi tali giunzioni a
numerosi test comuni nel settore,
quale il test 85/85, che avviene con
esposizione a una temperatura di
85 °C e un’umidità dell’85%, e al
test climatico VDA. Come pre-tratta-
mento per il CFK è stata impiegata
la sabbiatura, l’alluminio verniciato
e il PP sono stati puliti con etanolo.
Per il magnesio non vi è stato alcun
pre-trattamento.
A tale riguardo, è stato dimostrato
che gli Onsert possono raggiungere
valori elevati di resistenza a trazione
e a taglio del piedino filettato, resi-
stendo anche alle condizioni di prova
più impegnative.
Attraverso i due test è stata inoltre
dimostrata la stabilità degli Onsert
dopo mille ore di prova in nebbia
salina e dopo quattro settimane di
immersione in Skydrol, un liquido
idraulico utilizzato in aeronautica.
Nonostante l’esposizione a tali agen-
ti atmosferici, non si è avuto alcun
calo significativo della resistenza
del raccordo. Infine, Delo e Böllhoff
hanno esaminato anche la coppia di
rottura del filetto su una superficie
in CFK a temperatura ambiente. Il
valore ottenuto di 9 Nm è decisa-
mente superiore alla norma per la
coppia di serraggio dei filetti M5, il
cui valore ammonta a 5,5 Nm e le
cui dimensioni sono paragonabili a
quelle degli Onsert utilizzati.
Cosa dire
Grazie a Onsert, Böllhoff e Delo han-
no elaborato una combinazione ve-
loce e sicura tra la tecnologia degli
adesivi e raccordi a vite allentabili
che unisce il meglio de due mondi.
Tale combinazione è idonea per una
molteplicità di materiali e applicazio-
ni e colpisce inoltre per la rapidità di
applicazione.
M. Kluke, product manager Delo Industrial
Adhesives.
Coppia di rottura.