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progettare 375
OTTOBRE
2013
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delle schede elettroniche impiegate
in prodotti meccatronici; la loro diffu-
sione è in costante aumento indiversi
settori industriali e consumer.
La gestione di tali prodotti a fine ciclo
vita non segue attualmente logiche
di efficienza ed efficacia sostenibili a
livello globale. Ciò è dovuto, oltre che
alla rapida evoluzione tecnologica e
alla mancanza di business model di
comprovata validità, alla carenza di
tecnologie e sistemi integrati ad alto
contenuto di automazione e flessibi-
lità, che ne abilitino il trattamento in
condizioni di economicità.
Per contribuire al progresso inquesto
settore, l’Istituto di Tecnologie indu-
striali e automazione del Consiglio
nazionale delle ricerche ha realizzato
presso l’Area della ricerca del CNR di
Milano un impianto pilota integrato
per la gestione del fine ciclo di vita di
prodotti meccatronici; si tratta di un
risultato di significativo impatto in-
dustriale ottenutonell’ambitodell’ac-
cordo quadro tra CNR e Regione
Lombardia, relativamente al progetto
‘Processi high techeprodotti orientati
al consumatore per la competitività
del manifatturiero’.
L’Itia-CNR si occupa di ricerca sul-
le tecnologie abilitanti per il settore
manifatturiero e affronta il tema della
sostenibilità della produzione indu-
striale con un approccio multidisci-
plinare che spazia dalle macchine e
loro componenti ai sistemi produttivi,
fino ai businessmodel e ai paradigmi
industriali.
In questo contesto nasce l’impianto
pilota di ‘De-Manufacturing’, inau-
gurato nel giugno scorso presso la
sede milanese di Itia alla presenza
di numerose personalità del mondo
della ricerca, delle istituzioni e dell’in-
dustria. L’impiantoè il fruttodi attività
di ricerca orientate allo sviluppo di
soluzioni tecnologiche modulari a
basso costo, adottando strategie di
cooperazione uomo-macchina otti-
mizzate, in grado di processare pro-
dotti eterogenei con minimi sforzi di
riconfigurazionehardware e software
e di adattarsi automaticamente alle
variazioni di contesto.
In particolare, per l’impianto sono
state sviluppate e integrate soluzioni
tecnologiche innovative per la ripara-
zione, il remanufacturing/upgrade, il
riuso di componenti e il recupero dei
materiali preziosi. Un ulteriore aspet-
to chiave dell’impianto pilota è l’inte-
grazione del testing circuitale e della
de-saldatura come pretrattamento
per aumentare l’efficienza delle fasi
di triturazione e separazionemateria-
li. L’impianto pilota è strutturato in
tre celle (cella disassemblaggio PCB,
cella analisi, riparazione e testing,
cella recupero materiali) di seguito
sinteticamente illustrate.
Oltre alle attività di dimostrazione e
ricerca, l’impianto pilota è stato con-
cepito in modo da supportare anche
attività di training, offrendo una piat-
taforma ideale per l’apprendimento
di tecnologie avanzate di fabbrica.
Da sinistra: Nicola Pedrocchi, Alessandro Brusaferri, Marcello Colledani.
Convegno
inaugurale
In occasione dell’inaugurazione dell’im-
pianto, l’Itia-CNR ha organizzato un conve-
gno che ha affrontato il tema delle politiche
per la ricerca e l’innovazione nel settore
manifatturiero, a livello europeo, nazionale
e regionale. Sono state altresì illustrate le
attività di ricerca correlate all’impianto
pilota di ‘De-Manufacturing’ e all’accordo
quadro tra CNR e Regione Lombardia che
ne ha reso possibile la realizzazione.
Gli interventi di apertura sono stati affi-
dati a Luigi Nicolais, presidente del CNR,
Francesco Profumo, ex-ministro del Miur,
Armando De Crinito, dirigente della Strut-
tura Ricerca, Innovazione e Trasferimento
Tecnologico di Regione Lombardia, e Tullio
Tolio, direttore di Itia-CNR il quale ha
sottolineato l’importanza di tale impianto,
quale nuova categoria di fabbriche che
rispondono alle strategie di sostenibilità
del manifatturiero e che favorirebbe la
creazione di una leadership industriale a
livello europeo.
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