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che costi di più di una normale.
Naturalmente l’utilizzo di materiali
pregiati, forme complesse, un nu-
mero di componenti esteticamente
gradevoli possono incidere nega-
tivamente sui costi. Comunque
sia, il design può essere un valido
alleato per identificare un brand
con soluzioni sufficientemente ac-
cattivanti”, prosegue Monticelli.
Tra le tecnologie abilitanti per i
propri prodotti Whirlpool utilizza
le nanotecnologie, i trattamenti
superficiali molto sofisticati, la
chimica dei materiali e il proces-
so produttivo offrono soluzioni
interessanti come: vernici auto-
lucidanti, oppure interni con su-
perfici batteriostatiche, isolamenti
termici ad alta efficienza, materiali
e tecnologie di refrigerazione di
nuova generazione. Inoltre, gli e-
lettrodomestici del futuro saranno
connessi con la rete, in grado di
comunicare e riconoscere i cibi,
ridurre gli sprechi alimentari e,
infine, l’utilizzo di materiali eco
compatibili adatti nella fase di
smaltimento del prodotto.
La multinazionale e le PMI
Whirlpool, come è noto, è una mul-
tinazionale americana. La presenza
di un manager per l’innovazione è
strategica. Ma come le PMI italiane
possono organizzarsi e trarre un
reale vantaggio da una figura pro-
fessionale così importante, stando
attente ai costi? “Ritengo che la
ricerca e l’innovazione del prodotto
- continua la manager - sia sempre
importante per qualsiasi azienda
manifatturiera, di qualsiasi dimen-
sione essa sia. Inoltre, la proiezione
internazionale e il rafforzamento
della dimensione territoriale sia il
futuro per le PMI italiane.
L’intreccio di questi due elementi
potrà aiutare le imprese a uscire
da questa crisi. Un dato certo è
che alcuni comparti industriali
italiani investono meno in ricerca
e sviluppo rispetto alla media
europea. Ciò non aiuta”.
E conclude: “I distretti industriali
italiani concepiti negli anni 90
credo che non siano più funzio-
nali alle moderne esigenze della
produzione e competitività. La
logica territoriale deve essere
superata. Il modello vincente è
a rete, cluster o aggregazioni di
vario tipo. L’organizzazione deve
comprendere in modo trasversa-
le il territorio in funzione di una
determinata tematica, compe-
tenza o eccellenza: dal food alla
meccanica, fino al medicale o
l’industria aerospaziale; dal Pie-
monte al Friuli Venezia Giulia,
dalla Lombardia alla Puglia.
Oggi, questa organizzazione è
possibile anche grazie al web
e alla trasmissione dei dati più
efficiente e sicura. Le distanze
territoriali non hanno più senso.
Inoltre, le reti di aziende possono
accedere a finanziamenti pubbli-
ci e comunitari importanti. Una
gestione così concepita potrebbe
davvero rendere le PMI competi-
tive sul mercato, aumentandone
gli utili, il margine di contribu-
zione e far recuperare quote di
mercato”.
Cosa dire
L’innovazione si può applicare in
molti settori ed è strategica per
il successo dell’impresa. Cam-
biare il prodotto, innovare per
migliorare processi e servizi in
modo da ottenere un vantaggio
per i consumatori e la collettività,
ma soprattutto per il proprio bu-
siness. Insomma, bisogna essere
consapevoli che ricerca e svilup-
po sono le sole armi utili contro
la concorrenza di altre economie
di recente industrializzazione.
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