22
rmo
maggio 2017
È la volta di Andrea Guderzo, direttore vendite e
customer service di Gasparini: ”Come azienda ab-
biamo una lunga esperienza nell’automazione: già
negli anni 80 e 90 producevamo linee automatiz-
zate di cesoiatura, alcune delle quali sono ancora
in uso presso clienti importanti nel settore automo-
tive. All’open house del 26/27 maggio 2017 Gaspa-
rini presenta una linea automatizzata destinata a
un produttore di pannelli radianti. Si tratta di una
piegatrice con carico/scarico, controllo del mate-
riale, movimentazione del pezzo e cambio uten-
sili. La pressa, programmata da remoto, lavora non
presidiata e realizza pezzi diversi in autonomia,
gestendo la variazione dei fogli di lamiera. La pie-
gatrice può essere utilizzata anche per oggetti so-
litamente prodotti con formatura a rulli, ma senza
i limiti delle linee di profilatura. Questa macchina
incarna perfettamente i concetti di flessibilità e di
personalizzazione di massa dell’Industria 4.0. Lo
scopo è realizzare serie sia piccole sia grandi, con
i vantaggi dell’economia di scala ma senza la ridu-
zione di flessibilità”.
Macchine intelligenti.
Ivana Montelli, software
product manager di Prima Power, affronta la tema-
tica illustrando l’offerta specifica della sua azienda:
“Le macchine Prima Power (divisione Machinery del
Gruppo Prima Industrie) possono essere integrate
e connesse con diverse tipologie di automazione
INCHIESTA
e non solo. Il tandem è composto da una piegatrice
da 14 m e una da 7 m, per una capacità di piega-
tura di 21 m, con una potenza totale di 3.600 t e un
carico concentrato di 500 t/m. Per entrambe le mac-
chine c’è una zona di lavoro con apertura di 1,4 m,
un incavo di 1,3 m, e una corsa di 800 mm al netto
degli utensili. L’impianto è stato completato anche
con l’installazione di 5 registri posteriori a torretta,
ognuno con 3 assi indipendenti e con 5 spintori
frontali, posizionabili su tutta la lunghezza. I pun-
tali dei registri e degli spintori sono dotati di ‘bum-
per pneumatico’ per garantire un posizionamento
preciso della lamiera contro i riscontri posteriori
sensorizzati. Ogni macchina ha una matrice varia-
bile che regge il carico concentrato di 500 t/m e che
permette, con un semplice pulsante, di ridurre al
minimo i tempi di attrezzaggio. Anche l’estrazione
del piegato avviene in modo automatico, sia che
si lavori in tandem sia che si lavori con macchine
singole. Tutti questi automatismi corrispondono a
più di 20 assi gestiti.
Solo automazione e flessibilità? Certo che no, le
piegatrici Colgar hanno un elevato sviluppo tecno-
logico anche sulla progettazione strutturale, con
l’utilizzo di calcoli FEM e di coefficienti misurati e
non empirici. Per usare un paradosso, se la mac-
china non è in grado di stare ‘ferma’ non può es-
sere precisa e quindi è difficile renderla flessibile
con altri automatismi”.
Ivana Montelli
, software product manager di
Prima Power :“Le nostre macchine sono
dotate di moduli opzionali per la raccolta dei dati di prestazione e di produzione tramite il CN/
PLC, sensori esterni e altri dispositivi. I dati possono essere visualizzati in diagrammi organizzati
oppure essere letti direttamente dai sistemi dei clienti”.
Alberto Vismara
, division manager macchine lavorazione lamiera, di
Trumpf :“I concetti
di automazione e flessibilità sono prioritari per essere competitivi; le lavorazioni sulle soluzioni
Trumpf si possono attuare con sistemi di carico e scarico fino alla singolarizzazione dei pezzi, ma
anche con la programmazione della produzione”.
Pierandrea Bello
, product manager d
i Salvagnini Italia : “Macchine sempre più
autonome e indipendenti nella gestione delle lavorazioni, facili da programmare e utilizzare,
automatizzate, che comunicano fra loro e con l’ambiente in cui sono inserite, in modo intrinseco
e bidirezionale, creano l’iter produttivo più lineare e vantaggioso”.