28
rmo
maggio 2017
STRATEGIE
care i diversi elementi del paradigma Industria 4.0
che possono fornire un reale vantaggio competitivo,
ci sono almeno due temi assolutamente rilevanti da
affrontare perché sono i reali vincoli del processo di
scelta e implementazione effettiva del paradigma.
Il primo è l’identificazione delle best practice per
tipo di industry. Lo sviluppo di modelli per la cor-
retta identificazione e selezione degli elementi che
un’azienda deve prioritariamente adottare (in fun-
zione, per esempio, delle caratteristiche del processo
produttivo, della dotazione tecnologica di partenza,
delle risorse organizzative disponibili ecc.) e per la
loro successiva implementazione (piani di progetto
differenziati in funzione delle possibili combinazioni
tecnologiche). Almeno in questo primo stadio del
percorso evolutivo di Industria 4.0, è opportuno che
le aziende si focalizzino su un numero limitato di
applicazioni piuttosto che cercare di coprire l’intero
spettro delle soluzioni possibili. Tale focalizzazione
dovrebbe permettere di ottenere più velocemente
dei risultati tangibili in modo da giustificare i primi
investimenti deliberati.
Il secondo è l’identificazione dei best provider per
Industry. La revisione dei criteri per la ricerca e la
selezione dei fornitori tecnologici, al fine di orien-
tare le decisioni di collaborazione e di acquisto verso
‘integrated solution provider’, anziché verso ‘single
technology provider’. In relazione alla complessità
associata all’identificazione di una proposta tecno-
logica adatta a soddisfare specifici fabbisogni azien-
dali, appare opportuno privilegiare la scelta di un
fornitore dotato delle competenze necessarie per
progettare e implementare una soluzione che vada
a integrare le migliori (e le più appropriate) tecno-
logie presenti sul mercato.
Impianti, interconnessione e dati.
Infine se spo-
stiamo l’attenzione dalla struttura ‘hard’ del sistema
di produzione al livello del sistema industriale, ci sono
altri tre fattori ‘soft’ che meritano una attenta rifles-
sione per poter effettivamente realizzare una strut-
tura digitale delle operation. Vediamo di che cosa si
tratta: l’interconnessione tra impianti, prodotti, ma-
teriali e persone richiede la definizione di nuovi stan-
dard a livello internazionale che stabiliscano modalità
univoche di interazione nelle fabbriche digitali del
prossimo futuro; lo sviluppo di soluzioni idonee per
gestire il tema della cybersecurity. L’innalzamento dei
livelli di sicurezza nei sistemi già attivi potrebbe risul-
tare molto costoso e poco efficace poiché non sono
stati progettati per operare in un contesto di totale
connettività; la disponibilità di figure adeguatamente
preparate a guidare l’evoluzione delle fabbriche tra-
dizionali verso la digitalizzazione dei processi produt-
tivi. Sarà necessario avviare nuovi percorsi formativi
capaci di sviluppare tutte le competenze necessarie
per prendere decisioni in contesti sempre più multi-
disciplinari. Indubbiamente sono temi meno ‘visibili’
delle tecnologie additive, ma sono egualmente im-
portanti per realizzare una trasformazione di successo
degli attuali processi e delle attuali culture aziendali.
L. Battezzati e T. Rossi LIUC – Università Cattaneo; R. Sec-
chi, Dean LIUC Business School.