Rivista_di_Meccanica_Oggi_172 - page 47

rmo
tatori, distributori e alti rappresentanti delle filiali di im-
prese straniere. La prima Assise della macchina utensile
in Italia sarà laboratorio di idee e proposte per ‘vivere
il futuro’, sarà momento di analisi e confronto funzio-
nale alla costruzione di un piano comune di interventi
a favore di uno dei settori strategici per l’intero sistema
economico del Paese. L’Assise non sarà uno dei tanti
convegni, organizzati da enti e rappresentanza, prope-
deutici alla presentazione di una lista infinita di richie-
ste da indirizzare alle autorità di governo. Certamente
nell’occasione illustreremo alcune proposte di politica
industriale a supporto del manifatturiero, consapevoli,
tra l’altro, della scarsità delle risorse economiche. Ma
l’Assise sarà, prima di tutto, l’occasione per aprire un
confronto diretto tra attori di uno stesso settore che
difficilmente interloquiscono. A partire proprio dalle
differenti esigenze di costruttori e agenti, distributori
e filiali straniere proveremo a attivare un dialogo per
trovare nuovi comuni denominatori”.
La fieraEmoper i costruttori italiani dimacchineutensili
è sempre un momento importante, magari di rilancio,
quali sono le vostre aspettative?
“EMOè la vetrinamondiale del comparto. Vi si trovano
tutti coloro che hanno a che fare con lemacchine uten-
sili: responsabili degli investimenti dei più diversi settori
industriali, leaderdelmercatomondialedella tecnologia
per la produzione, esponenti del mondo dell’industria
ma anche della scienza e della politica. La EMOHanno-
ver dà impulsi decisivi per la produzione degli anni a
venire. Consapevoli che lamondiale itinerante, alterna-
tivamente ospitata da Hannover eMilano, rappresenta
la più importante occasione per presentare le novità al
pubblico internazionale, i costruttori italiani, coordinati
da Ucimu-Sistemi per Produrre che ha curato l’organiz-
zazionedella collettiva italiana aHannover, hannoade-
rito in forze alla manifestazione. Gli espositori italiani
saranno i più numerosi, dopo i tedeschi. Infatti, sono
circa 242 aziende italiane hanno confermato la loro
adesione, per una superficie espositiva di circa 18.000
metri quadrati netti. Un dato che conferma l’impor-
tanza di EMO come fondamentale strumento di inter-
nazionalizzazione a disposizione delle aziende italiane,
vetrina d’eccellenza per il ‘made by Italians’ nel mondo.
Creatività, intelligenza, innovazioneeprofilazione sono
le caratteristiche per cui si sceglie un prodotto italiano,
e le nostre aziende, che in media esportano il 75% del
fatturato, non possono mancare un appuntamento
così prestigioso. Inoltre, se come dicevano prima, una
delle sfide più importanti che l’economia italiana deve
affrontare in questo periodo di ripresa è quella di fare
inmodo che le sue PMI restino competitive sul mercato
mondiale, EMO è una scelta irrinunciabile”.
!
1...,37,38,39,40,41,42,43,44,45,46 48,49,50,51,52,53,54,55,56,57,...136
Powered by FlippingBook