Rivista_di_Meccanica_Oggi_172 - page 54

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rmo
settembre 2013
Strategie
al periodo gennaio-marzo 2013, vede la Cina stabil-
mente al primo posto nella graduatoria dei Paesi di
sbocco, anche se in deciso rallentamento (-16,4%),
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Seguono Stati Uniti(-14,6%), Germania (-3,3%), Rus-
sia (+7,2%), India(-18,5%), Brasile (-5,2%).
Il secondo trimestre 2013.
Nel secondo trimestre
2013 l’indice degli ordini di macchine utensili è risul-
tato in crescita dello 0,7%, soltanto grazie ai posi-
tivi riscontri raccolti all’estero. In particolare, l’indice
degli ordini interni ha registrato una contrazione
del 21,2%, rispetto al già difficile secondo trimestre
del 2012; il valore assoluto, pari a 41,3, risulta il più
basso mai registrato prima, a conferma della forte
debolezza del mercato domestico.
Sul fronte estero, l’indice ordinativi segna invece un
incremento del 6,2%, interrompendo così la serie
negativa registrata a partire dal secondo trimestre
dell’anno scorso. Il valore assoluto, pari a 83,4, ri-
sulta però ben al di sotto della media.
Su base semestrale, l’indice registra un arretramento
del 6%, determinato dal pessimo riscontro ottenuto
&
I
mprese
M
ercato
Strategie
dai costruttori sul mercato italiano (-29,6%) e dalla
debolezza della domanda estera (-1%).
“Quest’ultima rilevazione - afferma Luigi Galdabini,
presidente Ucimu - fotografa la difficoltà che oggi
incontrano i costruttori italiani di macchine utensili
alle prese con una pressoché inesistente domanda
domestica cui si aggiunge una riduzione di quella
estera”. E aggiunge: “Le misure volte a facilitare
l’accesso al credito da parte delle imprese italiane
sono indispensabili per trasfor-
mare la domanda interna in
reale consumo. Sebbene sia in-
negabile che il mercato italiano
si sia ridotto in modo deciso, è
altrettanto vero che c’è neces-
sità di investire in macchinari.
Ciò che manca è la liquidità, su
questo occorre intervenire”.
Le previsioni.
Il rallenta-
mento evidenziato dai dati
di consuntivo 2012 rispetto a
quanto registrato l’anno prece-
dente sarà ancora più evidente
nel 2013. Nel 2013, infatti, la
produzione resterà stabile, at-
testandosi a 4.820 milioni di
euro (-0,1%). Le esportazioni
cresceranno solo dell’1,8% a
3.685 milioni. Il consumo ita-
liano subirà un ulteriore ridi-
mensionamento, scendendo
a 2.005 milioni (-4%). Soffri-
ranno le consegne dei costrut-
tori italiani sul mercato interno
che caleranno, del 5,8%, a
1.135 milioni di euro. Salirà
ancora la quota di produzione
destinata oltre confine, attestandosi al 76,5%. “Nel
2012 - afferma Luigi Galdabini, presidente di Ucimu
- i tre quarti della produzione nazionale di settore
sono stati destinati oltreconfine. Questo dato, oltre
a dimostrare la capacità delle imprese italiane di ben
presidiare le aree vicine e lontane, esprime però la
profonda difficoltà in cui versa il mercato nazionale,
la cui domanda di macchinari non riesce a ripartire.
Un problema che riguarda non soltanto i costruttori
di macchine utensili ma tutto il sistema economico
del Paese per il quale il mancato (o scarso) investi-
mento in tecnologia di produzione significa arre-
tramento del sistema manifatturiero a tutti i livelli
della filiera produttiva”.
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