Rivista_di_Meccanica_Oggi_172 - page 46

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rmo
settembre 2013
&
Strategie
I
mprese
M
ercato
rappresenta per lei questa nomina?
“Me lo hanno comunicato a inizio giugno, in occasione
del Cecimo Spring Meetings 2013. Nuovamente ospi-
tata sul territorio italianodopoquattordici anni, Cecimo
Meetings, che si tiene due volte all’anno per discutere
delle problematiche legate al settore della macchina
utensile e per sostenere la sua crescita, è stata un’occa-
sione unica per discutere con tutte la rappresentanze
europee dei temi relativi le competenze, la formazione,
il know-howe il valore del nostra produzione, elementi
da mantenere e incrementare per garantire futuro al
settore. Tornando al mio nuovo incarico, sono stato
nominato presidente del Comitato Tecnico di Cecimo,
l’associazione europea dell’industria della macchina
utensile, un ruolo che ovviamente mi inorgoglisce mol-
tissimo,maquello chemi preme sottolineare e cheque-
sta è ancheunadimostrazionedella considerazione che
i colleghi europei hanno della produzione italiana e dei
suoi protagonisti”.
Ci parla della prima Assise della macchine utensile in
Italia?
“Stiamo attraversando una fase di profondi cambia-
menti a livello produttivo e commerciale, dobbiamo
interpretarla e ‘sfruttarla’ senza paura, dobbiamo deci-
dere in quale direzione innovare, progettare, costruire,
e dobbiamo farlo tutti insieme, con la consapevolezza
che le decisioni che prendiamo oggi ci permetteranno
di essere competitivi domani.
Con la prima Assise dellamacchina utensile in Italia, che
si terrà il prossimo 26 novembre presso MiCo, Milano
Congressi, Ucimu-Sistemi per Produrre propone un con-
fronto esteso a tutto il mondo della macchina utensile,
non solo i costruttori dunque, ma anche agenti, impor-
del Fare’ della misura per l’agevolazione degli inve-
stimenti in beni strumentali sul modello della legge
Sabatini (1329/1965) che permette all’acquirente di di-
lazionare il pagamento del bene fino a 5 anni a tasso
agevolato, e che molto ha contribuito allo sviluppo del
Paese dal 1965 a oggi. Una misura che è anche mo-
tivo d’orgoglio per gli organi di rappresentanza come
la nostra associazione che per questo si sono battuti a
lungo. Adesso però bisogna capire in quali tempi sarà
attivo lo strumento, perché lo sforzo fin qui fatto sarà
vanificato se gli organi di governo non accelereranno la
fasedi finalizzazionedella stessa inmodoche le imprese
possano effettivamente richiedere i contributi a partire
dall’inizio del 2014.
L’incertezza sulla disponibilità di risorse e sul momento
in cui queste saranno distribuite causa infatti un perico-
loso blocco degli investimenti già programmati nell’at-
tesa che esso divenga operativo”.
Quali sono i problemi ancora irrisolti e quali sono gli
interventi che gli imprenditori nel suo comparto si au-
spicano venganomessi in atto?
“I casi da affrontare sono molti ma fare delle liste è
poco significativo, ci troviamo in una fase di impasse
che è generale e che deve essere sbloccata al più presto,
anche perché i problemi sono tutti correlati: se le fami-
glie faticano ad arrivare alla fine del mese difficilmente
il consumo ripartiràe sequestononavviene le consegne
dei costruttori di macchine utensili sul mercato italiano
rimarranno al palo, non senza conseguenze per le fab-
briche, che tra qualche anno si troveranno con sistemi
di produzione obsoleti che ne zavorreranno la compe-
titività. Oltre alla già citata Sabatini, un altro provvedi-
mento per il quale esprimiamo grande favore è quello
dei minibond, vere e proprie obbligazioni emesse dalle
PMI e sottoscritte da investitori istituzionali, i minibond
permetterebbero il rafforzamento della struttura patri-
moniale e finanziaria delle imprese, favorendo l’accesso
al credito particolarmente difficoltoso. Infine credo che
il rilancio del consumo di beni strumentali troverebbe
un utile strumento nella liberalizzazione delle quote
di ammortamentodegli investimenti inmezzi di produ-
zione. Gli investimenti in beni strumentali potrebbero
essere deducibili, ai fini delle imposte sui redditi, con
quote decise liberamente dall’impresa. Un tale provve-
dimentonon inciderebbe, nelmedio termine, sulle casse
delloStato, poiché implicherebbe soltanto la traslazione
degli incassi per l’erario”.
Lei è stato recentemente nominato presidente del
Comitato Tecnico Cecimo, l’associazione europea
dell’industria della macchine utensile in Italia. Che cosa
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