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progettare 383
SETTEMBRE
2014
61
installatori siano a conoscenza del-
le norme impianti, delle tipologie
di ricarica e di connessione pos-
sibili per sapere come muoversi”.
Innanzitutto, la ricarica può infatti
essere privata, nel garage di casa,
oppure semi-pubblica, ad esempio
nei parcheggi di grandi centri com-
merciali, o ancora pubblica, con
colonnine di ricarica in giro per la
città, con modalità di ricarica lenta
(da casa con disponibilità di 3 kW
che richiede circa 8 ore per la rica-
rica completa), oppure semi-veloce,
magari nel parcheggio aziendale
dove dispongo di una potenza mag-
giore e posso ricaricare in un’ora,
e infine rapida o ultra-rapida, con
possibilità di ricaricare in 10-15
minuti. Vi sono poi 4 tipi di connet-
tori, tra cui il tipo 3A impiegato per
i veicoli leggeri in Italia, e un tipo
universale 3C proposto dai tedeschi
con speciali schermi di protezione
che impediscono di toccare spinotti
e alveoli.
Vi sono poi diverse tipologie di
collegamento del cavo e quattro
modalità di connessione ammesse:
il modo 1, tramite semplice prolun-
ga, è ancora permesso in ambienti
privati sotto stretta sorveglianza
del proprietario. Il modo 3 prevede
invece un sistema di comunica-
zione di sicurezza tra colonnina e
veicolo, detto PWM, pulse width
modulation, onde quadre a fre-
quenza variabile con cui veicolo e
colonnina dialogano, trasferendo
tutta una serie di informazioni inte-
se a ottimizzare la ricarica, per non
stressare il pacco batterie e garan-
tirne la durata (ad oggi garantita in
circa dieci anni dai costruttori, con
mantenimento delle prestazioni di
carica del 70%), ad adattare la po-
tenza erogata al tipo di caricabat-
terie, alla dimensione del cavo di
connessione, alla disponibilità di
energia e al costo corrente, oltre
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