Progettare_383 - page 71

MACCHINE UTENSILI
DOSSIER
progettare 383
SETTEMBRE
2014
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relativa al periodo gennaio-marzo
2014, evidenzia una ripresa del-
le vendite oltreconfine che si è
concretizzata in un incremento del
2,1% rispetto al primo trimestre del
2013. La Germania torna a guidare
la graduatoria dei Paesi di sbocco,
in virtù di un incremento del 17,6%
degli acquisti di macchine utensili
italiane, rispetto allo stesso perio-
do dell’anno precedente. Seguono
Cina (-16,3%) e Stati Uniti (-11%) in
forte rallentamento. Bene la Francia
(+30,2%).
A chiudere le posizioni di vertice
della graduatoria: Russia (-5,8%) e
India (-35,3%).
“Inserita in un panorama europeo
già poco brillante, l’Italia sta vi-
vendo una fase particolarmente
complessa che non pare ancora
completamente archiviata - ha com-
mentato Luigi Galdabini -. Il sistema
Italia, ancora troppo statico e in-
gessato, rischia di compromettere
ulteriormente l’industria manifat-
turiera del Paese che, dal 2008, ha
praticamente smesso di investire in
macchinari di produzione”.
La crisi generalizzata ha infatti com-
pletamente bloccato gli acquisti in
tecnologie di produzione.
La mancata sostituzione dei mac-
chinari obsoleti (nel 2005, anno
dell’ultima rilevazione, un quarto
del parco macchine utensili instal-
lato in Italia aveva più di 20 anni)
sommata all’incremento, in tempi
recenti, di acquisizione di nuovi
sistemi da parte degli utilizzatori
dei mercati emergenti, fa temere,
un pericoloso arretramento della
nostra industria rispetto ai concor-
renti stranieri.
“Abbiamo accolto con favore l’en-
trata in vigore della nuova ‘legge
Sabatini’ che, in questi primi tre
mesi effettivi di operatività, ha da-
to impulso ai consumi italiani di
macchine che restano però ancora
deboli.
Allo stesso modo non possiamo che
essere favorevoli all’attuazione del
provvedimento, inserito nel decreto
legge 91, che permette il credito di
imposta pari al 15% dell’ammonta-
re degli investimenti in macchinari,
effettuati dalle imprese, consegnati
entro il 30 giugno 2015. Si tratta di
due strumenti utili per facilitare la
ripresa dei consumi ma purtroppo
insufficienti a sostenere il neces-
sario processo di rinnovamento
dei sistemi di produzione di cui ha
forte bisogno l’industria italiana”,
ha dichiarato Galdabini.
Il presidente ha sollecitato l’inter-
vento delle autorità di governo,
perché lavorino all’attuazione di
una misura volta a stimolare il pro-
cesso di rinnovamento del parco
macchine installato nelle fabbri-
che italiane, in modo che i sistemi
di produzione possano rispondere
alle nuove esigenze di produttivi-
tà, risparmio energetico e rispetto
delle norme di sicurezza sul lavoro
che l’Europa oggi impone.
“Dobbiamo avere ansia di manifat-
turiero perché, per progredire, si
deve produrre - ha aggiunto Luigi
Galdabini - occorre una scossa per
la manifattura e per chi investe in
tecnologia”.
impresa di Ucimu, nel 2014, l’in-
dustria italiana di settore tornerà
a crescere.
Nel dettaglio, nell’anno in corso, la
produzione salirà, del 4,4%, a 4.685
milioni di euro. Le esportazioni cre-
sceranno, del 4,7%, a 3.545 milioni.
Anche il consumo italiano tornerà
di segno positivo, registrando un
incremento, del 3,3%, a 2.115 mi-
lioni di euro, dando nuovo impulso
alle consegne dei costruttori italiani
attese in aumento, del 3,4%, a 1.140
milioni di euro. Cresceranno anche
le importazioni (+3,3%) ma rimarrà
stabile la quota import su consumo.
Salirà ulteriormente il rapporto ex-
port su produzione al 75,7%.
Con riferimento all’export, nel 2013,
la Cina si è confermata primo mer-
cato di destinazione del Made in
Italy di settore, seguita da Stati
Uniti, Germania, Russia, Francia,
Brasile.
Aumenta l’export
L’ultima rilevazione disponibile,
Luigi Galdabini, presidente di Ucimu.
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