AUTOMAZIONE
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progettare 383
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SETTEMBRE
2014
proprie dimensioni, di conseguen-
za anche gli alberi motore hanno
dovuto seguire questa tendenza”,
sottolinea Marty. È stato quindi
necessario ridimensionare i siste-
mi, rispettando però il principio di
‘versatilità’ imposto dagli utenti e
proponendo loro, più specificata-
mente, una macchina di base, ma
evolutiva, che possa cioè adattarsi,
grazie all’aggiunta di moduli, a una
domanda in continua evoluzione. In
altre parole, le linee di produzione
devono essere in grado di fabbri-
care diversi tipi di prodotto, ovvero
alberi a gomito per motori a 2, 3, 4
o 6 cilindri, in maniera semplice e
senza mettere in difficoltà l’utente,
la cui esigenza d’investimento di-
venta così progressiva. Il messag-
gio ricevuto da tutti gli ingegneri
Comau è chiaro: bisogna sviluppare
un altro tipo di macchina, adattata a
un alto livello di flessibilità, insom-
Comauhaprogettatounanuovaseriedi
equipaggiamenti per laproduzionedi questo
componentefondamentaleper l’automotive.
Si trattadi sistemi piùflessibili, economici e
produttivi chesi adattanofacilmenteatutte
leesigenze. Tutto iniziadal progetto
MIREL SCHERER
Lavorare
l’albero motore
efficacemente
Conosciuto per le soluzioni all’avan-
guardia, Comau persegue da qua-
rant’anni lo sviluppo di sistemi per
la lavorazione dell’albero motore,
un componente complesso da pro-
durre. “Attualmente ci sono più di
500 macchine Comau per la lavora-
zione dell’albero motore, installate
negli stabilimenti automobilistici di
tutto il mondo”, dichiara Denis Mar-
ty, product manager presso Comau
France. Come Responsabile dello
sviluppo di una nuova generazio-
ne di macchine, Marty ha seguito
l’evoluzione straordinaria di questi
sistemi. “Negli anni Sessanta gli
utenti cercavano dei sistemi che
potessero garantire una produzio-
ne di massa”, ci spiega l’esperto.
“Trent’anni dopo, verso la fine degli
anni Novanta, sono comparse le
prime macchine multifunzione, ov-
vero sistemi in grado di assicurare
operazioni di tornitura, tornitura e
fresatura e fresatura. Partiva così la
ricerca di flessibilità e di un sistema
di produzione che si adattasse alle
necessità dell’utilizzatore”.
In primo piano la flessibilità
L’obiettivo della massima flessibi-
lità resta comunque estremanente
attuale, dal momento che i costrut-
tori di automobili devono conside-
rare l’andamento della domanda
di mercato e l’allineamento della
produzione di motori alla domanda
stessa. Bisogna quindi adattare i
sistemi a una domanda fortemen-
te variabile, cosa che rende anco-
ra più complicato il compito dei
costruttori di macchine. Il centro
R&S Metalcutting di Comau, si-
tuato nello stabilimento di Castres
nel Tarn, ha quindi l’obiettivo di
progettare nuove macchine che si
adattino ai nuovi modelli di albero
motore. “I motori hanno ridotto le