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In un contesto macroeconomico
ancora debole e nonostante i dati
generali del comparto manifatturie-
ro siano ancora negativi, l’industria
italiana dei sistemi di trasmissione
movimento e potenza si conferma
in salute. È questo quanto emerge
dall’analisi elaborata dall’ufficio
studi di Assiot, l’associazione ita-
liana dei costruttori di organi di
trasmissione, movimento e poten-
za. Rispetto alla flessione del fattu-
rato complessivo del 2012 (-5,2%),
che si confrontava con il sostenuto
recupero del biennio precedente
2011-2010 caratterizzato da tassi di
crescita elevatissimi, per l’industria
italiana di settore il 2013 si è chiu-
so con un fatturato complessivo
che supera i 6,2 miliardi di euro e
con un leggero incremento (+0,7%)
rispetto all’anno precedente. La
prima parte di quest’anno eviden-
zia un trend di sostanziale stabilità
rispetto al 2013, con un andamento
molto diverso a seconda dei merca-
ti di sbocco: in particolare risultano
stabili i comparti automobilistico e
agricolo, positivi quello dei veicoli
industriali e oil&gas mentre soffro-
no eolico e siderurgico. Una sostan-
ziale tenuta è stimata anche per i
restanti mesi del 2014, nonostante
il perdurare di un clima incerto e
un quadro generale debole. Nel
panorama mondiale delle trasmis-
sioni di movimento e potenza l’Ita-
lia continua a giocare un ruolo di
primissimo piano mentre in Europa
segue a ruota la Germania.
ECONOMIA
64
progettare 383
SETTEMBRE
2014
Un crescen
do
Il fatturatodell’industria italianadei
sistemi di trasmissionemovimento
epotenzanel 2013hasuperato
i 6miliardi di euro, in leggera
crescita(+0,7%) rispettoall’anno
precedente. Laprimapartedel 2014
evidenzauntrenddi sostanziale
stabilitàchecaratterizzeràanche
lachiusurad’anno. È l’analisi
cheemergedall’ufficiostudi di
Assiot, l’associazione italianadei
costruttori di organi di trasmissione,
movimentoepotenza
in contro
tendenza
LUCA ROSSI
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