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La progettazione più avanzata non si
limita al calcolo strutturale, ai materiali
e alla geometria del prodotto, ma inve-
ste tecnologie un tempo impensabili:
il Web, l’elettronica, l’informatica, la
possibilità di trasmettere e ricevere
dati da un oggetto, possibilmente in
modo semplice e immediato. Ecco
allora la necessità che l’intero proget-
to sia portato avanti da professionisti
dalle competenze tecniche differen-
ti. La conoscenza è al centro dello
sviluppo. Essa può arrivare da chi
sviluppa, dai clienti, dagli utilizzatori.
Quali sono allora gli strumenti per il
Co-Design? È difficile fare Co-Design?
Cosa ha di nuovo questa metodologia
di sviluppo?Aquesteeadaltredoman-
de hanno risposto alcuni progettisti
e designer italiani. La parola a: Luca
Bedon, engineering technologies lea-
der di Avio Aero; Luciano Galimberti,
presidente di ADI-Associazione per il
design industriale; Ernesto Carretta,
responsabile Metra Consulting; Flavio
Manzoni, direzione design Ferrari, in-
contrato alla XXIII edizione del Com-
passo d’Oro; Luigi Pascali, application
INCHIESTA
52
progettare 383
SETTEMBRE
2014
Co-Design, progettazione
collaborativaosocial
designsonotutti termini
che indicanounmetodo
per losviluppoprodotto.
Oggi l’innovazionepassa
attraverso lacreazione
di nuovi oggetti sempre
piùcomplessi, funzionali
econunostile ingrado
di conquistare il gusto
dei consumatori.Pena
l’esclusionedalmercato.
Comefare?
(e i segreti)
del
Co-Design
I vantaggi
GABRIELE PELOSO
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