AUTOMAZIONE
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OTTOBRE
2013
no del tino attraverso un boccaporto.
Anche questa fase è completamente
automatica. Se si accumula unamassa
eccessiva, il processo di abbassamen-
to si interrompe, e la velocità viene
regolata. Pertanto, il tino può essere
svuotato in soli sei minuti. Al fine di
trattare il materiale il più dolcemente
possibile, il grano esaurito è allentato
a bassa velocità. Tuttavia, quando il
grano esaurito è stato rimosso, sono
richieste elevate velocità in modo che
l’autoclavepossa essere svuotata il più
rapidamente possibile. Quindi, l’intor-
bidamento dovuto al grano esaurito è
minimo e il flusso è molto efficiente.
Per verificare se il sistema sta funzio-
nando regolarmente, le velocità, il con-
sumo di corrente e la temperatura del
motore sono monitorati centralmente
in modo continuo. Entrambi i com-
piti sono gestiti da un azionamento
Nord su misura, basato su un albero
cavo con linguetta. L’azionamento è
una combinazione di un motore, un
riduttore industriale e un riduttore
helical bevel. Esso ha una coppia
massima di 96.000 Nm ed è in grado
di regolare continuamente la velocità
circonferenziale da uno a cento me-
tri al minuto, erogando una coppia
costante.
Precisione millimetrica
All’interno del tino di filtrazione, la
rastrellatrice è sollevata e abbassata
di 500 mm. Il dispositivo di solleva-
mento ha un funzionamento preciso
al millimetro, anche sotto pieno carico.
Per l’esatto posizionamento sono stati
installati un finecorsa e un sensore
ottico. L’altezza può essere regolata
durante i punti morti, in folle e durante
il funzionamento. A tale scopo, il ridut-
toreelicoidalee l’unitàdi sollevamento
oleodinamica sono stati progettati per
sopportare i carichi assiali e radiali che
si verificano nel processo.
Il servomotorehaunapotenzanomina-
le di 18,5 kWed eroga velocità d’uscita
da 0,04 a 4 giri/min. Per assicurare il
mantenimento della velocità richiesta,
il motore è stato dotato di encoder. Un
ventilatore esterno raffredda il motore
alle basse velocità.
Entrambi i riduttori sono dotati di ser-
batoi di espansione dell’olio per preve-
nire perdite di lubrificanti dalle valvole
di sfogo a temperature elevate. Uno
speciale sistema di tenuta sul riduttore
industriale assicura che vi sia sempre
una pellicola di lubrificante adeguata
sull’albero. Grazie alla sua progetta-
zione, la gabbia di sollevamento non
richiede serbatoi d’olio addizionali, eli-
minando così il problema della tenuta.
Seguendo il principio Unicase svilup-
pato da Nord, tutti i supporti sono inte-
grati in un singolo blocco contenitore,
offrendoeccellenti robustezzae rigidità.
I contenitori Unicase non hanno super-
fici a tenuta che potrebbero flettersi
per effetto di coppie o forze radiali. I
riduttori, compatti e leggeri, funzionano
moltosilenziosamenteehannounavita
di servizio più lunga e un minore con-
sumo energetico rispetto ai contenitori
di riduttori a parti multiple.
Consumi ridotti
Walther Unterthurner, direttore tec-
nico della birreria Forst, sottolinea:
“Costruendo la nuova sala cottura,
volevamo assicurare che le materie
prime fossero trattate il più delica-
tamente possibile. Inoltre, volevamo
usare queste moderne tecnologie per
ridurre considerevolmente il consumo
di energia e le emissioni”. Pertanto,
oltre agli efficienti impianti nella sala
cottura, nel condensatore di vapore è
stato integrato un nuovo sistema di
recupero del calore. Il calore richiesto
per la produzione del mosto di birra
è stoccato in un grande serbatoio di
energia sotto forma di autoclavi di
acqua calda sul retro dell’edificio ed è
riutilizzato per i successivi processi di
produzionedellabirra. SecondoUnter-
thurner, queste variemisure hannogià
ridotto il consumo di energia primaria
del 30 per cento. “Il nostro obiettivo è
ridurre il consumo di vapore almeno
del 47 per cento”, conclude.
.
A sinistra, motoriduttore helical bevel
combinato con un riduttore industriale
attraverso un albero cavo con
linguetta, a destra, un azionamento
con albero parallelo muove il
convogliatore a vite.