marzo 2016
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diAlbertoGiordano
Il lavoro in remoto
come opportunità
I
l ‘lavoro remoto’ o ‘smart working’,
è il più recente approccio innovativo
all’organizzazione del lavoro, im-
prontato sulla flessibilità e sull’autono-
mia (spazi, orari e strumenti di lavoro).
In una prima fase il lavoro remoto era
considerato adatto per una determina-
ta categoria di persone, ovvero le madri
che desideravano tornare al lavoro. Oggi
viene visto sempre di più come una so-
luzione in grado di apportare benefici
a qualunque dipendente o datore di la-
voro. È sempre più popolare in tutto il
Illavoroinremotostaprendendosemprepiùspaziograzieallaflessibilitàeallaautonomiachelo
caratterizza.VediamolasituazioneinItaliaeneiPaesipiùavanzati,leincidenzesuitassioccupazionalie
l utilizzodeglistrumentitecnologicinelleanalisicomparatedidiversericercheeffettuate
mondo, inclusi i mercati in espansione
come la Cina e l’India. Esistono tipologie
diverse di lavoro flessibile, dal job sha-
ring e il lavoro part-time, all’orario com-
presso, al telelavoro e all’orario flessibi-
le. Il lavoro remoto è l’ultima in termini
temporali tra queste modalità. Occorre
precisare che esiste una differenza so-
stanziale tra le modalità con tecnologie
avanzate quali il telelavoro e il lavoro
remoto. Il primo prevede una postazio-
ne remota fissa, dalla quale il lavorato-
re effettua sempre la sua prestazione, il
secondo coniuga lavoro da remoto, con
piena libertà di scelta su sede, strumenti
e connettività.
I fattori determinanti
L’ufficio resta il luogo in cui si incontrano
colleghi e clienti (spazio di riunione, con-
divisione, pianificazione), mentre il lavo-
ro day by day si svolge inmobilità, da casa o
da dove meglio si ‘riesce a produrre’. Le tec-
nologie adottate per lavorare si utilizzano
in modalità Byod (Bring-your-own-device).
Questo modello organizzativo si caratteriz-