marzo 2016
50
Analizzando il Doing Business 2015, emer-
ge inoltre come l’Italia abbia registrato
un netto miglioramento di 15 posizioni
alla voce ‘starting a business’ (da 61esimo
a 46esimo posto), mentre resta stabile il
capitolo sulla tutela della proprietà indu-
striale (41esimo). Stabile il grado di ‘faci-
lità’ delle imprese nel far rispettare i con-
tratti commerciali in sede giudiziaria: la
147esimo posizione su 189 costringe l’Ita-
lia dietro a Stati quali Sierra Leone, Libia,
Mali, Niger, Guinea, Togo, Nigeria e Se-
negal. Su tutte le altre voci, invece, il 2014
mette in mostra leggeri peggioramenti:
la facilità di ottenere permessi dalla pub-
blica amministrazione passa dal 114esimo
al 116esimo posto, l’allaccio alla rete elet-
trica dal 97esimo al 102esimo, l’accesso al
credito dall’86esimo all’89esimo.
gere adempimenti fiscali, e quello relativo
al costo orario medio del lavoro nel nostro
paese così come sostenuto dalle aziende e
rilevato da Eurostat.
In Italia un imprenditore effettua annual-
mente 15 versamenti al fisco (Ires, Irap,
tasse su immobili, IVA e contributi sociali),
6 in più di un suo corrispondente tedesco,
7 in più di un inglese, di uno spagnolo o di
un francese e 9 in più di uno svedese. Per
quanto riguarda i beni immobili i più ap-
pesantiti sono gli imprenditori che per
gli immobili produttivi (capannoni, labo-
ratori, attrezzature) versano7,2 miliardi di
IMU sui quali vanno pagati altri 1,4 miliar-
di di imposte fra Ires, Irpef, addizionali ed
Irap, con un incremento del 19,5% della
tassazione sugli immobili strumentali delle
imprese.
Tempo da dedicare al Fisco
Essere in regola su piano fiscale comporta
per le nostre aziende un impegno signi-
ficativo in termini di tempo: con 269 ore
l’anno impiegate per adempimenti fisca-
li, l’Italia è sesta in Europa e prima tra le
grandi economie. Una azienda tedesca
necessita di 218 ore annue (51 ore meno
delle imprese italiane), una azienda spa-
gnola di 167 ore (ben 102 ore meno) e
una azienda francese di 137 ore (132 ore
in meno). Peculiare la situazione del Re-
gno Unito, dove a un fisco snello quanti-
tativamente si affianca un meccanismo di
pagamento molto easy. Gli imprenditori
inglesi effettuano in un anno una media
di 8 versamenti al fisco, impiegando 110
ore del loro tempo, meno della metà di un
imprenditore italiano.