marzo 2016
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esigenze del singolo dipendente e dell’or-
ganizzazione; Virtualità, poter scegliere
dove e quando lavorare.
Comparazione tra 100 Paesi
Ad evidenziare le potenzialità dello smart
working è una recente ricerca di Regus
condotta tra 44.000 manager e profes-
sionisti di tutto 100 Paesi tra cui l’Italia.
Emerge che la maggior parte degli im-
prenditori e dei manager ritiene lo smart
working sia fondamentale per sviluppare
la crescita economica, ma anche che ser-
vono incentivi per promuoverne le moda-
lità.
L’84% degli intervistati italiani (81% me-
dia globale) ritiene infatti che i governi
dovrebbero contribuire a promuovere la
diffusione di queste tipologie di contratti
di lavoro favorendo lo svolgimento delle
mansioni da remoto (dove ciò è possibile)
con modalità organizzative flessibili nei
tempi e negli orari. Secondo l’86% degli
imprenditori e manager (i dati Italia e la
media globale sono corrispondenti) i go-
verni dovrebbero incentivare il lavoro re-
moto attraverso agevolazioni fiscali poi-
ché lo ritengono uno strumento che può
favorire la crescita del PIL e incentivare
l’occupazione (fonte: The Demographics
aziende italiane, pari a 37 miliardi di euro,
di cui 10 miliardi come risparmi e un +5,5%
come produttività. Il lavoratore coniuga
con maggior efficacia la vita privata e la-
voro, con minore stress da vita di ufficio e
meno spostamenti tra casa e ufficio. Fonda-
mentali per abilitare il lavoro remoto sono
i device mobili che rendono possibile fruire
delle informazioni e lavorare anche al di
fuori di spazi e orari di
lavoro tradizionali. L’ado-
zione di tecnologie e politiche
organizzative non sono altresì
sufficienti per poter introdurre il
Lavoro remoto. Per applicare questo
modo di lavorare occorre agire sia sui
comportamenti dei dipendenti sia sugli stili
di leadership dei manager. Secondo l’Os-
servatorio Smart Working, sono quattro i
principi di leadership che è necessario adot-
tare: Senso della comunità, ovvero con un
modo di relazionarsi più open e collabora-
tivo di quanto non sia stato previsto dalla
cultura manageriale gerarchica tradiziona-
le; Empowerment, un percorso interattivo
tra management e collaboratori al fine di
delineare una progressiva delega e respon-
sabilizzazione; Flessibilità, ovvero l’adatta-
mento dell’organizzazione del lavoro alle