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I
Parchi scientifici-tecnologici rappresen-
tano su scala mondiale una realtà con-
solidata e dinamica per lo sviluppo dei
territori. Nascono come forma di collabo-
razione tra imprese, università, istituzioni e
centri di ricerca pubblici e privati, per pro-
muovere, sviluppare e coordinare la ricerca
e sviluppo e l’innovazione. La competitivi-
tà viene sostenuta attraverso progetti di
trasferimento delle conoscenze, fornendo
servizi di supporto all’innovazione e alla in-
dustrializzazione dei prototipi. L’obiettivo
finale è la crescita e la trasformazione del-
le attività imprenditoriali. Tra gli strumenti
impiegati si rilevano l’incubazione di nuove
imprese, l’ideazione e la realizzazione di
progetti di ricerca e sviluppo e di diversifi-
cazione, la creazione di venture capital, il
trasferimento di tecnologie, le ricerche di
mercato, il supporto ai diritti di proprietà
intellettuale, il marketing territoriale per
attrarre investimenti nazionali e esteri, la
formazione. I Parchi scientifici-tecnologici
sono costituiti in forma di consorzio, società
consortile o società per azioni, con parteci-
pazione maggioritaria di privati.
Dove nasce la tecnologia
Il modello dei Parchi giunge nei primi anni
Settanta trovando due diversi modelli di
sviluppo, da un lato con l’università di Cam-
bridge, in Inghilterra, e dall’altro con Sophia
Antipolis, in Francia, costituendo peraltro,
per tutto il decennio, esperienze territorial-
mente limitate a questi Paesi. A Cambridge
l’intento è quello di costruire un contesto in
diAlbertoGiordano
IParchiscientifici-tecnologicisonounimportantesnodotrailmercatoelaconoscenza
tecnologica,maancheunostrumentopergenerareinnovazione.L obiettivofinaleèlacrescitaela
trasformazionedelleattivitàimprenditoriali
Parchi scientifici-tecnologici:
tra il mercato e ilsapere
grado di sviluppare nuove iniziative terri-
toriali con un grande impegno orientato
alla diffusione della ricerca e alla forma-
zione. Sophia Antipolis è na-
to per sviluppare un
area strutturata
su un vasto
territorio
marzo 2016