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rmo

aprile 2018

Per lo stabilimento di Monaco BMW ha installato Laser Speed di Jobs: una macchina per

cladding, hardening e measuring per impianti a elevata automazione per lavorazioni di

grandi stampi nel settore automotive. La Casa automobilistica ha commissionato a Jobs un

ulteriore impianto laser in cui verrà integrata la possibilità di effettuare lo scan 3D dello

stampo e dell’area di lavoro e trasferire direttamente queste informazioni al CAD/CAM

di Renato Castagnetti

L

a Casa automobilistica tedesca BMW ha scelto an-

cora una volta Jobs per equipaggiare il suo stabi-

limento di Monaco con una macchina per applicazioni

di Additive Manufacturing, chiamata Laser Speeder. Si

tratta di un esempio di sistema laser cladding a depo-

sizione di polveri, collocato sul prolungamento della

macchina a 6 assi continui. Questo sistema riporta il

necessario materiale sulla parte di stampo danneggiata

rimodellandola tramite fusione della polvere. Il vantag-

gio deriva dal fatto che il materiale riportato, in quanto

sotto forma di polvere, viene dosato in maniera estre-

mamente fine, consentendo di realizzare cordoni di ri-

porto molto contenuti dal punto di vista dimensionale

e depositati con altissima precisione.

Laser Speeder fa parte di un complesso FMS montato

all’interno delle linee di produzione di BMW e in grado

di asservire in automatico anche le stazioni operatore

(per il carico/scarico degli stampi dai pallet) e le altre

FOCUS AUTOMOTIVE

Cladding

, hardening

e measuring

in un

unico

impianto

fresatrici (fra cui anche una Jobs eVer 7) facenti parte

di questo sistema automatizzato. I pallet sui quali si tro-

vano gli stampi da lavorare hanno dimensioni di 5.000

x 2.500 x 250 mm (la macchina ha asse longitudinale X,

trasversale Y, verticale Z rispettivamente di 6.000, 3.500,

1.500 mm) e sono in grado di movimentare stampi di

grandi dimensioni e peso fino a 35 tonnellate.

Tutte le operazioni avvengono in linea in modo che

lo stampo possa essere riparato e/o modificato senza

interrompere il ciclo di lavorazione. Si tratta di una

novità assoluta nel settore degli stampi in quanto,

in precedenza, questa era un’operazione che veniva

condotta manualmente con sistemi di automazione

convenzionali con la conseguente incertezza di pre-

cisione e prestazioni limitate. Oggi invece è possibile

lavorare senza presidio diretto dell’operatore ed ese-

guire rapide operazioni aggiuntive di riparazione, ap-

porto di materiale e trattamenti termici localizzati, in