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aprile 2018
Esistevano già alla fine dell’Ottocento, ma grazie ai progressi tecnologici i motori elettrici
integrati nelle ruote salgono ora alla ribalta. L’azienda slovena GEM è pronta a mietere
successi in questo mercato in ascesa anche grazie alla partnership con SKF
di Elena Castello
A
lla fine degli anni Novanta, durante il dotto-
rato a Lubiana, in Slovenia, Simon Mandelj
scoprì di essere attratto dalla dinamica non line-
are. La ricerca post-dottorato in questo campo lo
portò a progettare un motore da integrare nelle
ruote, che si rivelò concorrenziale rispetto a quelli
in commercio.
Nel 2010 fondò la GEM Motors, focalizzandosi
sull’innovativo sistema di propulsione elettrico
integrato nelle ruote (in-wheel) per il mercato in
rapida crescita dei veicoli elettrici leggeri (VEL). Il
nome dell’azienda, GEM, è frutto di un’accurata
scelta. ‘G’ sta per gibanje, che in sloveno significa
‘movimento. ‘E’ sta per elettricità e ‘M’ per magne-
tismo. Ma come spiega il fondatore, “GEM in in-
glese vuol anche dire perla e, al pari della perla che
incarna la bellezza, la semplicità e la perfezione, la
nostra soluzione è tecnicamente bella, semplice e
perfetta per lo scopo”.
La crescita di GEM.
Con l’aiuto di un investitore, nel
2013 la GEM presentò il suo primo prototipo, dando il
via alla produzione. In seguito l’azienda ha ottenuto
ulteriori sponsorizzazioni, tra cui un co-finanziamento
FOCUS AUTOMOTIVE
In
arrivo
i motori
in-wheel