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66

rmo

maggio 2015

Focus

Automotive

prodotto finale venga stampato, la lavorazione della

prima versione in alluminio è molto più rapida e sem-

plice”.

I pezzi finiti stessi possono non essere autentici, ma

CSP cerca di mantenere un aspetto finale autentico

ove possibile. Ad esempio, uno dei supporti dei freni

dell’azienda consente a un cliente di disporre di freni a

tamburo originali e di montare freni a disco molto più

potenti, mantenendo il tradizionale modello di ruota

a cinque bulloni, tipico delle Volkswagen degli anni 60.

I coperchi delle valvole rappresentano un altro pro-

dotto fondamentale di CSP. Gli originali sono costru-

zioni in stagno. Il coperchio della valvola di CSP viene

lavorato da una billetta solida ed è disponibile in

versione anodizzata in diversi colori. Il prodotto mi-

gliorato evita le perdite, migliora il processo di raffred-

damento e smorza il rumore.

Progetti futuri.

“Produciamo circa 500 pezzi, un vo-

lume inusitatamente elevato per noi - spiega Köhmann

- solitamente produciamo circa 10-100 unità di un

pezzo, per il magazzino. Quindi, molti dei nostri pezzi

una volta erano costruzioni saldate in acciaio e ora

vengono invece lavorati da un blocco solido. Ci piace

anche scannerizzare pezzi e riprogettarli dai modelli.

Si tratta di un modo rapido ed efficace per portare un

nuovo modello in produzione. Potremmo in futuro

investire in una Haas a 5 assi, in modo da poter lavo-

rare su teste di cilindro. Ecco la direzione che abbiamo

preso: lavorare a pezzi più complessi”.

Oltre alla Type 34, l’officina di CSP ospita diversi altri

veicoli alimentati con motore VW, la maggior parte

dei quali viene utilizzata anche per testare i prodotti.

Messe al sicuro ci sono due Porsche 356: una semi-

restaurata, l’altra un po’ polverosa ma assolutamente

originale e, senza dubbio, molto attraente.

Vicino alle macchine CNC di Haas, su quella che sembra

essere un’enorme tavola da macchina in acciaio si trova

l’ultima ossessione di Peter: un Transporter Splitscreen

VW che CSP sta ricostruendo. Ancora non verniciato, il

‘bus’ vintage degli anni 60 presenterà alla fine gli stessi

colori del dragster e verrà utilizzato come veicolo di

servizio per lo staff, oltre a fungere da veicolo di prova

aggiuntivo per pezzi nuovi e prototipi. Proprio come il

dragster, verrà realizzato per ‘volare’.

“Un’altra semplice cosa che facciamo e che prima non

facevamo - conclude Peter - è che incidiamo i numeri

di pezzo sui nostri prodotti. Può non sembrare impor-

tante, ma incidere, anziché semplicemente stampare

manualmente i numeri, è molto più rapido e il risultato

ha un aspetto molto più professionale.

Questo riassume tutto: le macchine Haas ci hanno aiu-

tato a migliorare tutti i nostri prodotti, trovare nuovi

pezzi da produrre e migliorare in generale tutto quello

che facciamo. Le cose, è nell’evidenza dei fatti, sono

andate bene”.

Thomas Kelm con il centro di lavoro Haas

VF-3 e un lotto di coperchi per valvole CSP.