30
Strategie
Inchiesta
Inchi sta
I
l continente africano cresce. Una crescita significativa,
che rivela interessanti opportunità di investimento
soprattutto nelle aree di maggiore stabilità economico-
politica. Alcuni Paesi guardano oltre qualsiasi rivalità
e progettano un futuro comune rincorrendo sviluppo
economico, occupazione e benessere. Come l’organizza-
zione intergovernativa regionale dell’EAC (East African
Community), che comprende Burundi, Kenya, Ruanda,
la Repubblica Unita di Tanzania e Uganda, destinata a
diventare presto una federazione politica. Lo scorso ot-
tobre anche l’UE ha siglato un accordo di collaborazione
economica con la regione.
Verso la federazione
Dal 2012 Arusha, in Tanzania,
ospita la sede dell’EAC, la Comunità dell’Africa Orien-
tale che raggruppa rappresentanti di Burundi, Kenya,
Ruanda, Tanzania e Uganda. Un territorio di 1,82 mi-
lioni di chilometri quadrati, popolato da 135,4 milioni
Alcuni Paesi dell’Africa sub-sahariana si sono riuniti nell’EAC, comunità impegnata
nell’integrazione economica e politica dei Paesi aderenti, con l’obiettivo di accrescerne
competitività, occupazione e benessere, investendo nelle infrastrutture e adottando
politiche di incentivazione
rmo
aprile 2015
Africa sub-sahariana,
quali opportunità
di Marinella Croci
&
I
mprese
m
ercato
di abitanti, che nel 2012 registrava un PIL di 84,7 miliardi
di dollari. Già nel 1967 venivano gettate le basi per un’a-
zione comune, tuttavia l’attuale struttura risale al luglio
2000, quando l’EAC fu fondata per ampliare e rafforzare
l’integrazione economica, politica, sociale e culturale
degli Stati aderenti operando per migliorare la qualità
della vita degli abitanti e accrescerne la competitività, la
qualità produttiva, il commercio e gli investimenti. Nel
2005 è stata deliberata l’Unione Doganale, nel 2010 il
Mercato Comune e il 30 novembre 2013 è stato siglato il
protocollo per creare anche l’Unione Monetaria. Il pros-
simo passo sarà la creazione di una Federazione politica
degli Stati dell’Africa Orientale. L’ambizioso progetto di
integrazione viene supportato dalla UE, che il 16 ottobre
scorso ha siglato un accordo di cooperazione e sviluppo
con l’EAC comprendente clausole quale l’esenzione dalle
tasse per i beni importati dalla regione, apertura gra-
duale alle merci UE, regole di origine che considerano le