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marzo 2015
Strategie
Inchiesta
alesa-fresatura, per lavorare componenti di dimensioni
medio grandi, con certamente particolare evidenza per
il settore aeronautico e automotive. Nonostante un
mercato in cui il driver principale è diventato il prezzo,
continuiamo a portare avanti la strategia di offrire non
soltanto una macchina, ma tecnologia e servizi, per cre-
are un importante valore aggiunto e rendere compe-
titivo l’utilizzatore finale”. Imprevedibilità dei mercati
confermata anche da Gregori: “La capacità di essere
presenti ad ampio spettro sia dal punto di vista geogra-
fico sia dei mercati di sbocco ci consente di far fronte
alla rapida mutazione delle dimensioni e caratteristiche
dei Paesi e delle aree geografiche più interessanti. Ad
esempio, l’Europa Orientale è stata negli scorsi anni, ed
è tuttora, uno dei mercati a più alto tasso di crescita,
benché si temano ricadute negative dai recenti avveni-
menti in Russia e Ucraina”.
“Negli ultimi anni - aggiunge Viscardi - assistiamo a un
cambiamento irreversibile dei mercati e a una crescente
domanda di automazione in tutti i Paesi, anche da quelli
a basso costo di mano d’opera. Il piano strategico di
Cosberg già dal 2015 prevede l’apertura verso il Far East,
in particolare in Cina dove abbiamo già numerose com-
messe, il Medio Oriente, il Sud America dove abbiamo
dal 2000 una filiale stabile a San Paolo”. Allargare la
presenza globale è strategia comune delle nostre im-
prese, come conferma anche Comau, presente in 16
Paesi con impianti produttivi e centri di ricerca e svi-
luppo. “Stiamo accompagnando lo sviluppo industriale
in tutti i Paesi di nuova industrializzazione - dice Baron-
celli -: uno su tutti la Cina, come anche è di grande in-
teresse tutto il Sud Est Asiatico, senza però dimenticare
l’America Latina. Tuttavia, queste nuove frontiere non
ci hanno distolto dall’impegno nei mercati maturi come
Europa e America: queste aree infatti sono strategiche
per i programmi di sviluppo e innovazione che imple-
mentiamo in tutti i settori industriali di nostra compe-
tenza”.
Ripresa del mercato interno.
Se infatti, come af-
ferma anche Cucinella, i mercati più attivi restino USA,
Cina, Russia e India, se pur con dinamiche diverse, “si
stanno rilevando importanti segnali positivi anche sul
mercato Italiano, dove la domanda di macchine uten-
sili inizia a risalire, dopo un periodo caratterizzato
da ridotti investimenti”. Tendenze che anche Gregori
conferma: “Il mercato nordamericano ha registrato un
anno molto positivo, mentre Oxford Economics attesta
una contrazione degli investimenti nei cosiddetti Bric,
anche se con notevoli differenze tra Paesi, andando da
un -7,1% in Cina per arrivare a un -17,8% del Brasile.
Tendenza che Prima Industrie ha però saputo ben con-
trastare, in particolare in Cina. Recupera di contro l’area
UE, in particolare Italia e Spagna, Paesi in cui siamo ben
radicati, che registrano un’importante inversione di ten-
denza per l’economia generale e più in particolare negli
investimenti in macchine utensili”.
Resta strategico coprire ad ampio raggio tutti i settori
applicativi, come spiega Viscardi: “Tra i settori per noi
più interessanti spicca quello degli accessori per mobili,
dove forniamo macchine per l’assemblaggio automa-
tico dei componenti. Diversificare è la nostra parola
d’ordine: da anni abbiamo allargato il raggio d’azione,
offrendo soluzioni di assemblaggio anche ad altri set-
tori, quali elettromeccanico, elettronico, la componen-
tistica automotive, con già esperienze consolidate e
apprezzate. Disponiamo però anche di tecnologie uni-
che applicabili nei micromontaggi, nel cosmetico, nel
medicale: nessun settore è precluso”. Il presidio di set-
tori applicativi anche molto diversi tra loro è essenziale
anche per Prima Industrie, da automotive e aerospace,
24% del fatturato, alla produzione di elettrodomestici
ed elementi d’arredo, 23%, e delle macchine industriali,
22%, il che rende l’azienda robusta anche davanti a
oscillazioni di un particolare settore. Automotive, mec-
canica, food and beverage e pallettizzazione sono in-
fine i settori più interessanti per Comau, come conclude
Baroncelli: “Tornando al tema portante di Expo, a oggi
la nostra gamma di prodotti robotici è progettata per
rispondere alle esigenze tecnologiche specifiche nei
settori alimentare e packaging, e il nostro programma
nell’immediato futuro è focalizzato allo studio di pro-
dotti innovativi per questi mercati”.