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I

mprese

m

ercato

28

rmo

marzo 2015

Strategie

Inchiesta

alesa-fresatura, per lavorare componenti di dimensioni

medio grandi, con certamente particolare evidenza per

il settore aeronautico e automotive. Nonostante un

mercato in cui il driver principale è diventato il prezzo,

continuiamo a portare avanti la strategia di offrire non

soltanto una macchina, ma tecnologia e servizi, per cre-

are un importante valore aggiunto e rendere compe-

titivo l’utilizzatore finale”. Imprevedibilità dei mercati

confermata anche da Gregori: “La capacità di essere

presenti ad ampio spettro sia dal punto di vista geogra-

fico sia dei mercati di sbocco ci consente di far fronte

alla rapida mutazione delle dimensioni e caratteristiche

dei Paesi e delle aree geografiche più interessanti. Ad

esempio, l’Europa Orientale è stata negli scorsi anni, ed

è tuttora, uno dei mercati a più alto tasso di crescita,

benché si temano ricadute negative dai recenti avveni-

menti in Russia e Ucraina”.

“Negli ultimi anni - aggiunge Viscardi - assistiamo a un

cambiamento irreversibile dei mercati e a una crescente

domanda di automazione in tutti i Paesi, anche da quelli

a basso costo di mano d’opera. Il piano strategico di

Cosberg già dal 2015 prevede l’apertura verso il Far East,

in particolare in Cina dove abbiamo già numerose com-

messe, il Medio Oriente, il Sud America dove abbiamo

dal 2000 una filiale stabile a San Paolo”. Allargare la

presenza globale è strategia comune delle nostre im-

prese, come conferma anche Comau, presente in 16

Paesi con impianti produttivi e centri di ricerca e svi-

luppo. “Stiamo accompagnando lo sviluppo industriale

in tutti i Paesi di nuova industrializzazione - dice Baron-

celli -: uno su tutti la Cina, come anche è di grande in-

teresse tutto il Sud Est Asiatico, senza però dimenticare

l’America Latina. Tuttavia, queste nuove frontiere non

ci hanno distolto dall’impegno nei mercati maturi come

Europa e America: queste aree infatti sono strategiche

per i programmi di sviluppo e innovazione che imple-

mentiamo in tutti i settori industriali di nostra compe-

tenza”.

Ripresa del mercato interno.

Se infatti, come af-

ferma anche Cucinella, i mercati più attivi restino USA,

Cina, Russia e India, se pur con dinamiche diverse, “si

stanno rilevando importanti segnali positivi anche sul

mercato Italiano, dove la domanda di macchine uten-

sili inizia a risalire, dopo un periodo caratterizzato

da ridotti investimenti”. Tendenze che anche Gregori

conferma: “Il mercato nordamericano ha registrato un

anno molto positivo, mentre Oxford Economics attesta

una contrazione degli investimenti nei cosiddetti Bric,

anche se con notevoli differenze tra Paesi, andando da

un -7,1% in Cina per arrivare a un -17,8% del Brasile.

Tendenza che Prima Industrie ha però saputo ben con-

trastare, in particolare in Cina. Recupera di contro l’area

UE, in particolare Italia e Spagna, Paesi in cui siamo ben

radicati, che registrano un’importante inversione di ten-

denza per l’economia generale e più in particolare negli

investimenti in macchine utensili”.

Resta strategico coprire ad ampio raggio tutti i settori

applicativi, come spiega Viscardi: “Tra i settori per noi

più interessanti spicca quello degli accessori per mobili,

dove forniamo macchine per l’assemblaggio automa-

tico dei componenti. Diversificare è la nostra parola

d’ordine: da anni abbiamo allargato il raggio d’azione,

offrendo soluzioni di assemblaggio anche ad altri set-

tori, quali elettromeccanico, elettronico, la componen-

tistica automotive, con già esperienze consolidate e

apprezzate. Disponiamo però anche di tecnologie uni-

che applicabili nei micromontaggi, nel cosmetico, nel

medicale: nessun settore è precluso”. Il presidio di set-

tori applicativi anche molto diversi tra loro è essenziale

anche per Prima Industrie, da automotive e aerospace,

24% del fatturato, alla produzione di elettrodomestici

ed elementi d’arredo, 23%, e delle macchine industriali,

22%, il che rende l’azienda robusta anche davanti a

oscillazioni di un particolare settore. Automotive, mec-

canica, food and beverage e pallettizzazione sono in-

fine i settori più interessanti per Comau, come conclude

Baroncelli: “Tornando al tema portante di Expo, a oggi

la nostra gamma di prodotti robotici è progettata per

rispondere alle esigenze tecnologiche specifiche nei

settori alimentare e packaging, e il nostro programma

nell’immediato futuro è focalizzato allo studio di pro-

dotti innovativi per questi mercati”.