Le priorità politiche
La digitalizzazione della produzione
ridefinisce le regole di competitivi-
tà globale del settore manifatturie-
ro avanzato. L’uso delle tecnologie
digitali porta a significativi guadagni
in termini di produttività, efficienza
energetica e personalizzazione di
massa, generando complessivamen-
te grandi potenzialità per la reindu-
strializzazione dell’Europa. In questo
contesto, secondo Cecimo l’Europa
deve muoversi più velocemente e
creare le condizioni quadro neces-
sarie ai produttori avanzati per attin-
gere a nuove opportunità. Sempre
secondo l’analisi Cecimo, per fare
dell’Europa un polo di eccellenza
per la fabbrica digitale c’è bisogno
di sviluppare strumenti che generino
nuove forme di collaborazione tra
produttori avanzata e attori ICT. In
particolare, le PMI di produzione pro-
venienti da tutta Europa dovrebbero
essere ben integrate. Varie iniziative
relative alla digitalizzazione sono già
state lanciate dalle autorità regionali,
nazionali ed europee per aiutare i
produttori a generare soluzioni inno-
vative, ma per far fronte alle crescen-
ti pressioni da parte dei concorrenti
di tutto il mondo, indica Cecimo, l’UE
deve mettere in comune le proprie
risorse e agire in modo coordinato.
Luigi Galdabini, presidente di Cecimo
dice: “Abbiamo bisogno di iniziative
di ampio respiro lanciate dalle auto-
rità pubbliche mettendo insieme i
vari attori della produzione digitale
a livello transnazionale. La digitaliz-
zazione è una questione chiave per
i costruttori di macchine utensili e le
nostre imprese sono il cuore della
catena del valore”.
@lurossi_71
I timori sul parco macchine
I costruttori europei di macchine utensili sono preoccupati che gli impianti di produzione in Europa stanno lentamente diventando obsoleti. Secondo i dati
raccolti da alcune delle associazioni nazionali aderenti a Cecimo, l’età del parco macchine in alcuni Stati membri con una forte base manifatturiera ha rag-
giunto una media di 19,1 anni, mentre la durata della vita di una macchina utensile, a seconda del tipo, è di circa 15 anni. Nonostante l’esistenza di una
volontà politica di potenziamento della produzione in Europa, sottolinea il Cecimo, i progressi sugli investimenti in nuovi macchinari e attrezzature da parte
dei costruttori è stata insignificante finora. Ulteriori ritardi nel recupero degli investimenti in macchinari e attrezzature indeboliscono l’intera competitività
dell’industria manifatturiera Europea. A questo proposito, Filip Geerts, direttore generale di Cecimo, ha sottolineato che “il rallentamento della domanda di
nuove attrezzature ostacola la capacità di sviluppare tecnologie di produzione innovative, poiché l’innovazione è guidata principalmente dalle richieste dei
clienti e la cooperazione tra fornitori e utenti nel settore delle macchine utensili. Abbiamo urgente bisogno di un piano d’azione di mobilitazione dei principali
strumenti della politica dell’Unione europea e di porre fine alla mancanza di investimenti in moderne apparecchiature di produzione da parte degli utenti.
Se l’Europa vuole rimanere nella corsa globale per la produzione avanzata ha bisogno di mantenere una forte base di fornitori nel continente”.
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