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Speciale
anteprima
materiali e applicazioni di processo. “Nel
dettaglio delle vendite 2014 - prosegue
Appendino -, le applicazioni per handling
hanno registrato la crescita più sostenuta
nell’automotive, seguito dalla produzione
di materiali plastici e nelle operazioni
veloci e di precisione, mentre è diminuito
il servizio alle macchine utensili. La salda-
tura è stata quindi il secondo segmento
applicativo per vendite 2014, dove hanno
in particolare registrato una crescita mag-
giore la saldatura a punti e ad arco, men-
tre hanno perso altre tecnologie, incluse
laser (-500 unità) e plasma (-300 unità),
laddove è invece aumentata la brasatura,
salendo dalle 76 unità del 2013 a 1.871
unità vendute nel 2014, praticamente
tutte in Cina. Sempre in Cina è inoltre
andata la maggioranza dei robot venduti
per assemblaggio, al terzo posto nella
classifica dei segmenti applicativi”.
Mercato dei robot in ripresa
Secondo i dati previsionali, nel 2015 i
robot installati nel mondo dovrebbero
essersi attestati a 2,3 milioni di unità
nel mondo, con attesa di un continuo
incremento al ritmo medio del 12%
annuo fino al 2018. Crescita che, se
dovesse mantenere la media annuale
del 9% avuta negli ultimi cinque anni,
porterebbe quindi a un installato di
3.200.000 robot nel mondo a fine
2023. IFR prevede quindi una crescita
media annua nelle vendite di robot
del 15% dal 2015 al 2018, equiva-
lente a circa 400.000 unità vendute
all’anno. “Anche nei prossimi anni,
automotive ed elettronica dovrebbero
essere i settori industriali a guidare
la crescita - dice ancora Appendino
-, mentre a livello di regioni il motore
della crescita sarà sempre l’Asia. In
particolare, qui la Cina sarà il Paese
protagonista, che con il 25% delle
vendite e un tasso di crescita 2014
pari al 56% ha superato Giappone e
Corea. Altro elemento da sottolineare
è inoltre il basso tasso di densità dei
robot in Cina rispetto ad altri mer-
cati, che indica come il Paese abbia
ancora forti potenzialità di sviluppo
nel mercato dei robot: se infatti la
Corea contava nel 2014 una densità
di 478 unità per 10.000 addetti nel
manifatturiero, 314 il Giappone, 292
la Germania e 164 gli USA, in Cina
la stima era di sole 36”. Stando così
le cose, la popolazione di robot in
Asia dovrebbe quindi avvicinarsi a 1,5
milioni nel 2018, in virtù di ritmi in con-
tinua e sostanziale crescita in Cina a
tassi superiori al 25% medio annuo
tra il 2016 e il 2018. Il Nord America
dovrebbe invece mantenere un tasso
annuo medio di crescita dell’8% tra
2016 e 2018 (+15% nel 2015), mentre
Germania ed Europa dovrebbero cre-
scere a un tasso compreso tra il 5 e il
10%. Per l’Italia è infine prevista una
crescita annua media del 5% dal 2015
al 2018, passando da 6.215 unità
vendute nel 2014 a 8.000 nel 2018.
@marcocyn
Industry 4.0 e collaborazione
Nel generale contesto di crescita prefigurato è possibile individuare alcuni importanti trend di innovazione nel panorama industriale tra il 2015 e il 2018.
“Innanzitutto, la diffusione in crescita dei robot avrà un importante ruolo nella Industry 4.0 - dice Appendino -. Il diffondersi dell’industria 4.0 trasformerà
infatti profondamente il modo di produrre, a livello di comunicazione tra le macchine e l’ambiente circostante, di integrazione tra macchine e di flessibilità di
apparecchiature e sistemi, oltre che di intelligenza distribuita. Tutto questo porterà riduzione dei costi e aumento di produttività, con crescente integrazione di
tutti i sistemi ed elementi coinvolti”. La diffusione dei robot e dell’integrazione lascerà quindi liberi i lavoratori
da incarichi ripetitivi, coinvolgendoli sempre più in attività che richiedono decisionalità, capacità creative e
destrezza nella risoluzione dei problemi. “Questo cambiamento potrà essere ulteriormente accelerato dalla
diffusione dei robot collaborativi - aggiunge Appendino -, che uscendo dalle gabbie, all’aumentare dei livelli
di sicurezza che saranno capaci di garantire, potranno lavorare al fianco degli operatori senza più barriere
di limitazione e protezione delle loro aree funzionali, aprendo un mondo del tutto nuovo alla robotica,
soprattutto per le PMI”. I robot in tal modo saranno in grado di svolgere le operazioni più ripetitive, affian-
cando gli operatori in linea o nelle isole di produzione, lasciando le attività più complesse e con maggiore
decisionalità e intelligenza all’uomo. Robot collaborativi la cui programmazione avverrà inoltre sempre più
per apprendimento, aumentandone flessibilità e facilità di utilizzo, ampliandone ulteriormente l’uso nelle PMI.