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liano a livello mondiale. Il marchio Bor-

salino è sempre di moda e personalità di

ieri e di oggi non si esimono dal farsi ri-

trarre in scatti fotografici con l’elegante

cappello in testa che conferisce sempre

quel certo ‘non so che’ pure a chi di per-

sonalità non ne ha poi tanta. Nel 2006,

l’azienda Borsalino SpA, che intanto nei

primi anni 90 è stata acquistata da un

gruppo di imprenditori di Asti, insieme

al comune di Alessandria, apre il

Museo

del cappello Borsalino

all’interno del

quale sono esposti più di 2.000 capelli e

dove è possibile ripercorrere tutta ‘l’im-

presa’ del marchio.

Ma se in un celebre film Marilyn Monroe

canta dei diamanti come i migliori amici

delle donne, potremmo dire che le scarpe

non sono da meno. Quale donna infat-

ti non ha mai sognato di possedere una

stanza intera piena solo di scarpe in tut-

te le fogge? E di certo, in questo piccolo

museo fatto in casa, non potrebbe man-

care la zeppa, la più celebre invenzione

di Salvatore Ferragamo, da lui brevettata

nel 1937. Ed il genio creativo di uno dei

più noti stilisti italiani non si ferma certo

qua, perché ben altri 368 brevetti sono

stati registrati tra il 1927 ed il 1964 su in-

venzioni da lui firmate. Nelle mani di Fer-

ragamo la scarpa diventa un’opera d’ar-

te, non solo per la qualità dei materiali

usati e per la sapienza della tecnica ma

come luogo di ricerca e sperimentazio-

ne. Per celebrare il genio creativo di Fer-

ragamo, l’azienda, nel 1995, all’interno

della sede storica di Palazzo Spini Feroni

a Firenze, ha inaugurato il Museo Salva-

tore Ferragamo, dove sono raccolti oltre

10.000 modelli da lui creati sino alla sua

morte. All’interno del museo sono anche

ospitate una piccola collezione privata di

scarpe antiche del Settecento e Ottocen-

to appartenuta allo stilista, un archivio

dell’abbigliamento dal 1959 in poi e un

archivio di borse dal 1970.

Ultima icona di stile italiana a creare il

proprio museo: re Giorgio. Nel 2015,

l’anno di Milano Expo, nella ex area in-

dustriale Nestlé in zona Tortona, Giorgio

Armani ha festeggiato i propri 40 an-

ni di attività regalando a se stesso, alla

città ed a tutti gli appassionati di moda

il

Museo Armani Silos

, che prende il no-

me proprio dalla funzione originaria che

l’edificio, costruito nel 1950, svolgeva: la

conservazione dei cereali. “Ho scelto di

chiamarlo silos perché lì venivano con-

servate le granaglie, materiale per vive-

marzo 2018

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Uno stile tutto italiano

Abbiamo mai pensato come sarebbe sta-

to Humprey Bogart nel film ‘Casablanca’

senza il suo impermeabile e soprattutto

senza in testa il suo Borsalino? È stato

proprio da quel momento che il cappello

di feltro prodotto dall’azienda fondata

da Giuseppe Borsalino ad Alessandria

nel 1857 dalla quale prende il nome di-

venta un accessorio-icona dello stile ita-

Officina Rancilio 1926 - La

Regina. Salvatore Ferragamo

- Scarpa chiusa 1925 - Museo

Salvatore Ferragmo - (Image

Courtesy of Arrigo Coppitz).