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marzo 2018

che avere una buona capacità relazio-

nale è importante ma la conoscenza

di base del digitale è un imperativo a

qualsiasi livello della banca.

L’altra sfida cruciale è quella di saper

lavorare ancora più strettamente in

team. Oggi lo sviluppo informatico,

in un contesto di grande incertezza e

di cambiamenti continui, funziona in

modo diverso rispetto al passato. Tra

chi pensa un nuovo prodotto bancario

e chi ne progetta lo sviluppo informa-

tico occorre una sorta di interazione

quotidiana e di feedback reciproci,

Sotto le etichette di Agile e Scrum

passano nuovi metodi strutturati di

lavoro che altro non sono che modi

di lavorare in squadra anziché per se-

quenze piu’ o meno gerarchiche. C’è

anche osmosi di competenze: se chi fa

marketing conosce le basi del Coding,

certo, ma se gli esempi di avanguardia

sul digitale in Italia sono rappresentati

da banche come Banca Sella o Fineco, è

evidente che la maxi dimensione non è

decisiva”.

Le competenze che ci sono oggi

nelle banche, in un percorso di

questo genere, necessiteranno di

una fortissima formazione o una

drastica integrazione?

“Sulle competenze due sono le sfide:

estendere il digitale a tutti i livelli e

creare una maggiore interconnessione

tra le persone.

È impensabile che chi lavora in banca

possa essere meno digitale dei propri

clienti. Occorre svolgere tantissima for-

mazione e anche una sorta di selezione

naturale nella volontà di approcciarsi

alle nuove tecnologie. Poi, certo, an-

banking’ “molto stimolato anche dalla

nuova direttiva PSD2. Grandi opportu-

nità di ricavo poi risiedono in un uso

dei dati molto più avanzato e in parte

mutuato dalle pratiche dai giganti di

Internet.”

E cosa possono aspettarsi I clienti?

“Continui miglioramenti nella quali-

tà e costi dei servizi. Anche le nuove

normative possono aiutare, penso al-

la direttiva PSD2. Nei prossimi anni mi

attendo grandi novità ad esempio nei

servizi bancari alle piccole imprese”.

Ma questo percorso di transizio-

ne come si può gestire?

“Questo percorso di trasformazione

profonda si può attuare attraverso due

strade: in generale nel mondo tutti

lavorano a implementare la digitaliz-

zazione direttamente sulla struttura

esistente, percorso più ovvio ma anche

lento e vulnerabile all’innovazione.

Qualcuno però sta invece operando

una sorta di gemmazione, ossia crea-

re un modello parallelo interamente

Fintech, una banca indipendente, pic-

cola e semplice al proprio interno, una

struttura agile, pochi prodotti o servizi,

molto aperta verso l’esterno e con costi

decisamente più sostenibili su cui spo-

stare tutta l’attività dalla vecchia alla

nuova banca nel giro di un quinquen-

nio, e previa semplificazione del mo-

dello di business seguito.]. In questo i

modelli di riferimento sono in Scandi-

navia e Spagna.

È anche interessante rilevare come il

digitale metta in profonda discussio-

ne il mito delle economie di scala per

le banche. Non puoi essere piccolissimo