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Lo Tzunami colpisce il lavoro

La rivoluzione digitale non porta solo la

nascita di nuovi profili digitali richiesti

dall’organizzazione, ma anche la neces-

sità di sviluppare competenze digitali

per profili già presenti. Nessuno, quin-

di, può esimersi da un processo di re-

skilling delle competenze in prospettiva

digitale. Oltre alle competenze specifi-

che e tipiche del profilo professionale di

ciascuno, è importante che le persone

pongano attenzione all’evoluzione in

prospettiva digitale di competenze più

trasversali andando a sviluppare le ‘Di-

gital Soft Skill’. Tali competenze sono

di tipo relazionale e comportamentale

e consentono alle persone di utilizzare

i nuovi strumenti digitali per migliorare

la produttività e la qualità delle attività

lavorative svolte. Un esempio è la ‘vir-

tual communication’ ovvero la capacità

di comunicare e coordinare i progetti

e la gestione della propria identità in

ambienti di lavoro sempre più digitali

e virtuali sapendo scegliere, a seconda

dell’obiettivo di ciascuna tipologia di

comunicazione, il canale digitale più

corretto da utilizzare per migliorare

l’efficacia della comunicazione perché

non esiste un unico strumento che va

bene per ogni tipo di comunicazione.

Che sia un tema di attualità, lo sotto-

linea anche Elio Catania, presidente di

Confindustria digitale, affermando co-

me “nel breve periodo si rischia di ave-

re una perdita di posti di lavoro, ma le

grandi opportunità che ci offre la tec-

nologia innescheranno una molla che

non ci permette di conoscere che tipo

di lavori avremo nel futuro. Il saldo tra

vecchi e nuovi lavori sarà la sparizione

o quasi di lavori a basso contenuto. La

scuola, l’impresa, la politica devono fa-

re uno sforzo in questo senso”.

La scuola alfabetizza?

La formazione dei giovani deve integra-

re i canali digitali con quelli tradizionali

perché ormai è la loro stessa vita a esse-

re digitale e il loro modo di apprendere

passa già molto da questa tipologia di

canali, basti pensare all’utilizzo di tu-

torial su YouTube o al ricorso ai social

per condividere contenuti. Secondo

Perego, oltre all’utilizzo del digitale, è

importante che ai giovani venga fatta

formazione sulle opportunità del digi-

tale, pur con la consapevolezza che le

competenze richieste nel mondo del la-

voro cambiano a una velocità tale che

è difficile stare al passo. La formazione

riveste un ruolo chiave nella trasforma-

zione digitale ma non bisogna dimenti-

care che la formazione è influenzata da

questo cambiamento, sia per quanto ri-

guarda i canali con cui è erogata sia per

l’approccio che utilizza. Per quanto ri-

guarda i canali, accanto alla formazione

tradizionale in aula si sta diffondendo il

digital learning. Questo approccio inte-

gra un’esperienza formativa che, utiliz-

zando diversi canali e strumenti digitali

in modo integrato (webinar, strumenti

di simulazione, community viruali) si

ripropone, attraverso il confronto e la

condivisione tra partecipanti e i docen-

ti, di migliorare l’efficacia dell’appren-

dimento e la fruizione.

novembre 2017

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