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novembre 2017

diFabrizioPatti

Costruireun imperononè facile,mantenerloèassai piùdifficile. Ecosì FrancoZiliani, colui cheha

reso laFranciacortaunsimbolonelmondo, alla sogliadegli 86anni hadecisodi passare l’azienda

ai figli.Maanziché farlaereditarehadecisodi vendere loro lequotedimaggioranza. Il patrondi

Berlucchi ci spiega il significato, praticoedetico, di questa scelta

“Così insegnoai figli:

comperanol’azienda

enonlaereditano”

a ogni curva, indicano il nome di Berlucchi,

a caratteri cubitali. Quando si arriva nella

sede di Corte Franca ci si trova di fronte

l’antico palazzo dei Lana de’ Terzi e alle

spalle una distesa di viti. È quella la vista

che si vede dall’ufficio di Franco Ziliani, il

tecnico-imprenditore, oggi 86enne, che di

recente ha deciso di non cedere ai tre figli

- Arturo, Cristina e Paolo - le proprie quo-

te dell’azienda gratuitamente ma di ven-

dergliele. Ziliani, che mantiene la carica

di presidente con una quota simbolica, ci

spiega il senso di una scelta che deriva da

ragioni etiche ma anche pratiche.

enotecnico cresciuto poco vicino, Franco

Ziliani, e un proprietario terriero di poco

più grande, Guido Berlucchi. Quell’in-

contro, nato per risolvere un problema

tecnico su una produzione vinicola, era

sfociato in una scommessa lanciata da Zi-

liani: provare a fare come i francesi. Un

risultato a cui si arrivò dopo sei anni di

tentativi e che ha segnato anche la geo-

grafia della zona.

Usciti dall’autostrada A4 e dalla sua diste-

sa di capannoni, croce e delizia della pro-

vincia di Brescia, questa primazia sembra

essere richiamata dagli svariati cartelli che,

Q

uando si sente il nome Francia-

corta oggi è impossibile non

pensare ai suoi vini spuman-

ti. Sono la cosa più simile in Italia allo

Champagne, da cui hanno mutuato il

processo produttivo, il famoso metodo

classico o méthode champenoise. Pur es-

sendo una terra antica, il cui nome deri-

va da ‘Corte Franca’, cioè esente da dazi,

la Franciacorta fino a una data precisa

non aveva mai prodotto spumanti. Quel-

la data è il 1961. Fu l’anno in cui arrivò a

dare i suoi frutti l’incontro che era avve-

nuto qualche anno prima tra un giovane