Table of Contents Table of Contents
Previous Page  17 / 68 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 17 / 68 Next Page
Page Background

novembre 2017

17

al Monzino, al De Gasperis, all’Huma-

nitas, a San Donato, al San Raffaele e

molti altri) che rappresentano un vero

e proprio patrimonio di eccellenze per

l’intero Paese.

Cittadini del mondo ma un grande

amore per Milano…

“Noi siamo orgogliosamente milanesi,

e la mia famiglia ha un grande senso di

riconoscenza verso la città. Ma ci sono

tanti milanesi che come noi, più di noi,

vogliono bene alla città e fanno molto

per Milano, e il miglior modo è farlo

con determinazione e in silenzio. Pen-

siamo alle famiglie Invernizzi, Pirelli,

Rizzoli, Rovati, Moratti. Nei fatti, vi so-

no tanti nomi di imprenditori milanesi

che stanno facendo molto per Milano.

Io penso che ciascuno di noi debba fa-

re la propria parte il più discretamente

possibile”.

Possiamo parlare di una nuova fase di

mecenatismo?

“Milano è ripartita ed è una città in fa-

se di sviluppo e queste attività trovano

un miglior terreno di coltura quando vi

sono situazioni di crescita. Ci sono an-

cora delle sacche importanti di crisi e di

degrado che non vanno sottovalutate:

persone e società che hanno bisogno e

che vanno sostenute, ma il numero di

imprese e di Centri di Ricerca che stan-

no incrementato la propria attività so-

no in continuo aumento”.

Presidente, lei ha affermato che le

piacerebbe fare qualcosa in più per

Milano, per esempio destinare a chi

ne ha bisogno la casa di suo padre,

Franco Dompé, scomparso quindici

anni fa?

“Siamo ancora nella fase progettuale e

ne stiamo parlando con il sindaco Sala.

È sicuramente un mio desiderio che cer-

cherò di perseguire. Mio padre ha ama-

to moltissimo quella casa. Se un figlio si

sente molto beneficiato dal lavoro del

padre, cui deve tutto, sarebbe bello tro-

varne una finalità che lo avrebbe reso

orgoglioso”.

Magari pensando ai giovani?

“Destinare lo spazio ai giovani che ven-

gono da tutto il mondo, frequentando

le nostre università, che tanto sono ap-

prezzate nel mondo, e ai visiting pro-

fessor sarebbe bello, potrebbe essere

una buona opportunità. Ma al momen-

to è solo un’idea, un pensiero”.

@anto_pelle

rendere compatibili trapianti di midollo

con donatori non del tutto compatibili

(trapianti aploidentici).

E questa è un’innovazione tutta italiana

che porteremo in Europa.

Stiamo portando i nostri marchi più no-

ti, tra cui l’OKI, in oltre 40 Paesi, grazie

a un accordo siglato con una multina-

zionale.

A L’Aquila abbiamo il nostro sito pro-

duttivo, in contunua fase di investimen-

to e siamo una delle società che ha con-

tribuito al sostegno e alla rinascita del

territorio nella fase del post terremoto.

Tra pochi mesi inaugureremo l’impian-

to per la produzione della proteina

ricombinante per la terapia contro la

cheratite neurotrofica.

Ma vorrei dire, con realismo, che sia-

mo solo uno dei tanti player che in

questo momento portano avanti il

lavoro per lo sviluppo di questo siste-

ma, insieme ad altre imprese italiane,

straniere, ospedali, centri di ricerca.

C’è un mondo di passione e capacità

realizzativa in Italia, emerso con forza

mentre costruivamo il dossier per por-

tare l’EMA a Milano. Basti pensare alle

Università milanesi, agli Ospedali, alle

Cliniche, ai Centri di Ricerca ( dal Ma-

rio Negri allo IEO, all’Istituto Tumori,

Lo stabilimento e il Polo R&D di Dompé Farmaceutici.