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diAntonellaPellegrini

AUomini & Imprese SergioDompé, presidente della Dompé farmaceutici, illustra la rivoluzione

in atto nel campo delle scienze della vita, l’impegno del Gruppo nella ricerca e sviluppo di farmaci

per la cura dellemalattie rare, la delusione per lamancata assegnazione dell’agenzia europea del

farmaco aMilano

Unpatrimonio

dieccellenze

E, ancora, Dompé farmaceutici guarda

al mercato statunitense e conta di ave-

re una distribuzione diretta in 40 Paesi,

grazie a un accordo recentemente sigla-

to con la multinazionale Perrigo.

Abbiamo incontrato il presidente del

Gruppo, Sergio Dompé, che ci ha parla-

to dell’impegno della società nelle atti-

vità di ricerca, che si concretizza grazie

al coinvolgimento di una fitta rete di

centri altamente selezionati e un’exper-

tise scientifica, diagnostica e terapeuti-

ca nello studio di nuove soluzioni. Un

impegno che - tra gli altri riconoscimen-

ti ricevuti - quest’anno gli è valso il pre-

mio intitolato a Guido Carli, per ‘lun-

gimiranza imprenditoriale e capacità

manageriali’, come cita la motivazione.

Non potevamo esimerci dal chiedere un

suo commento in merito alla ‘scommes-

sa’ persa dall’Italia per l’assegnazione

dell’agenzia europea del farmaco EMA,

raccogliendo - come è ovvio che sia - la

sua profonda delusione.

E poi, lo abbiamo sollecitato a raccon-

tarci il suo rapporto con Milano e la

nuova forma di mecenatismo: “Ci sono

tanti milanesi che fanno molto per Mi-

lano. E il miglior modo è quello di farlo

con determinazione e in silenzio”.

in ricerca e sviluppo. Tanto valore crea-

to, ma soprattutto un impegno costante

verso i pazienti, in particolare nella cura

delle malattie rare. Ultimo traguardo

raggiunto in ordine di tempo, la recente

approvazione del nuovo farmaco biotec-

nologico per la cura della cheratite neu-

rotrofica. Si tratta di una nuova soluzio-

ne terapeutica tutta sviluppata in Italia a

partire dalla scoperta che portò al Nobel

Rita Levi Montalcini e che presto sarà di-

sponibile a livello internazionale.

A

ffonda le sue radici nei primi del

900, ma guarda al futuro facen-

do innovazione e investendo in

ricerca: parliamo del gruppo Dompé,

tra i primi a credere nelle biotecnologie

applicate alla salute, e che oggi parte-

cipa a società come Philogen e AAA-

Advanced Accelerator Applications e ha

recentemente acquisito il ramo farma di

Bracco.

Ottocento dipendenti, 260 milioni di

euro di fatturato, circa il 15% investiti