giugno 2016
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diStefanoBelviolandi
Imprese in fuga
verso la Carinzia
Unviaggiovirtualealla
scopertadeimotiviche
spingonoleimprese
italiane,speciedelNordEst,
atrasferirsiintuttooinparte
inCarinzia,laregionepiùa
suddell’Austria.Sequalche
annofalasceltaricadeva
quasiesclusivamenteper
ibeneficifiscali,oggigli
investitoricercanocertezza
neldiritto
I
l Made in Austria sembra attrarre le im-
prese del nostro Belpaese. La Carinzia,
in particolare, regione a sud dell’Austria
e di fatto molto vicina all’Italia, è diventata
culla di molte imprese italiane. Sono que-
ste alcune delle principali considerazioni
che hanno spinto e spingono le aziende
italiane a sbirciare al di là delle Alpi e pro-
vare a insediare l’attività proprio in Ca-
rinzia. Secondo l’agenzia austriaca per gli
investimenti stranieri ABAInvest in Austria,
in collaborazione con le società regionali,
nel 2015 ha accompagnato l’insediamen-
to di 297 nuove imprese internazionali
nella repubblica alpina, migliorando circa
dell’8% il dato dello scorso anno. La som-
ma totale degli investimenti ha registrato
un aumento di circa il 34%, attestandosi
a 496 milioni di euro, contro i 371 milioni
di euro dello scorso anno. Il numero dei
nuovi posti di lavoro ha subito un lieve ca-
lo, scendendo a quota 2.613, erano 2.645
nel 2014. L’Italia si piazza al secondo posto
dopo la Germania, con 42 aziende italiane
insediate in Austria nel 2015 e avvalendosi
dell’assistenza di ABA. “Siamo fieri di aver
quasi mantenuto il record di 43 aziende
italiane registrato l’anno precedente”, di-
chiara René Siegl, amministratore delega-
to di ABA - Invest in Austria. Al pari dell’an-
no precedente, nel 2015 oltre la metà delle
aziende italiane (23) ha scelto quale loca-
tion la vicina Carinzia. Fra le aziende ita-
liane trasferitesi in Austria lo scorso anno,
oltre un quarto (11) ha optato invece per
Vienna. La Carinzia è la regione dell’Austria
più a sud, una regione che, interessando le
imprese italiane che vedono oltralpe una
boccata d’ossigeno rispetto a quanto vie-
ne loro riservato nel nostro Paese. Un’altra
voce arriva da Babeg Kärntner Betriebsan-
siedlungs-und Beteiligungsgesellschaft mbH,
che dallo scorso gennaio assiste aziende
straniere operanti nel settore industriale,
commerciale e nell’ambito dei servizi rela-
tivi all’industria nelle questioni riguardanti
l’insediamento in terra d’Austria.
Fisco, incentivi, agevolazioni
In Carinzia non esiste Irap e sugli utili azien-
dali vige solo un’imposta unica del 25%,
mentre l’Iva è in linea di massima al 20%.
In Austria si possono dedurre quasi tutte le
spese legate all’attività aziendale al 100%.
Inoltre, basta poco più di un mese per ot-
tenere la concessione edilizia. Le nuove
aziende sono accompagnate a tavole ro-
tonde con esperti e sono messe in contatto
con studi tecnici e personale che segue l’i-
ter burocratico (permessi e autorizzazioni).