giugno 2016
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Iran opens up to the world
Iran, after 35 years, opens to the world, to all
appearances definitively, although its role
in the political history of theMiddle East
is anything but tranquil. On 16 January
2016, the International Agency for Atomic
Energy (IAEA) verified Iran’s fulfillment of
the commitments undertakenwith the Joint
Comprehensive Plan of Action (JCPOA),
confirming the full implementation of
the plan’s conditions. As a result of the
commitments of JCPOA, the United
Nations, the United States and the European
Union have liftedmost of the economic
and financial sanctions against Iran. Some
activities and categories of products and
services remain subject to restrictions and
penalties, and though a large number of have
been exempted, there are still organizations,
companies and individuals whose funds,
assets and economic resources are frozen
andwho are prohibited fromoperating.
A large part of commercial activities are
permitted for Italian companies, while others
continue to fall under the EU’s restrictions.
It is also imperative to take into account the
prohibitions imposed by the US authorities.
The lifted restrictions include transfers
of funds to or from Iran and/or Iranian
subjects, which are now allowedwith prior
notification and approval by the competent
authorities. In addition to being allowed
to import/export gas, petroleumand
petrochemical products, investment in those
fields is also permitted. Also allowed is the
export of marine equipment and technologies
for the construction, maintenance or
adaptation of ships and oil tankers, as is
access to airports in Europe for cargo flights
operated by Iranian companies, and the
transportation of goods no longer subject to
restrictions. Lastly, the trade and transport of
precious metals are now allowed, including
the relative brokering and funding activities
to and from the Iranian government and the
Central Bank of Iran.
riserve mondiali di gas naturale e le quarte
di petrolio. Una popolazione consistente,
quasi 80 milioni di abitanti, e una demo-
grafia favorevole, avendo completato la
transizione verso bassi livelli di mortalità e
fertilità. Negli ultimi 25 anni la quota della
popolazione attiva (compresa cioè tra i 15 e
i 64 anni) è passata da poco più della metà
al 75%, con un tasso di scolarizzazione ele-
vato: circa il 25% ha un titolo universitario
e quattro milioni di giovani sono iscritti
all’università. Secondo Goldstein: “L’Iran
ha ancora un’economia di guerra, in cui lo
Stato e le forze armate giocano un ruolo
centrale nell’industria e nei servizi, in com-
butta con conglomerati opachi, legati al
clero e ai favoritismi della politica. Difficile
fare impresa (ancorché non impossibile,
gli iraniani hanno uno spirito imprendi-
toriale innato, come dimostrano i successi
della diaspora in tutto il mondo) quando le
condizioni sono squilibrate, la burocrazia è
incapace e corrotta, i tribunali non sanno o
non vogliono applicare la legge, che peral-
tro è rimasta indietro rispetto alle esigenze
della globalizzazione”. Queste e altre criti-
cità hanno portato le autorità ad adottare
una strategia coerente, basata sul mercato,
la rimozione dei sussidi distorsivi e il raffor-
zamento delle istituzioni. Questa strategia
è adottata nel sesto piano quinquennale
per il periodo 2016-2021 e nel documento
di visione a 20 anni.
Iran: cosa è cambiato?
Il 16 gennaio 2016 l’Agenzia Internazionale
per l’Energia Atomica (International Ato-
mic Energy Agency - Iaea) ha accertato l’a-
dempimento da parte dell’Iran degli impe-
gni assunti con il Joint Comprehensive Plan
of Action (Jcpoa), confermando la piena
attuazione dell’accordo (il cosiddetto Im-
plementation Day). Per effetto degli impe-
gni assunti nel Jcpoa, le Nazioni Unite, gli
Stati Uniti e l’Unione Europea hanno revo-
cato larga parte delle sanzioni economiche
e finanziarie nei confronti dell’Iran. Alcune
attività e categorie di prodotti e servizi re-
stano tuttavia soggette a restrizioni e san-
zioni, e (pur essendo stato rimosso un nu-
mero elevato di soggetti) permangono liste
di enti, società e persone fisiche i cui fondi,
L’affermazione verso il petrolchimico
Secondo Iran Vision 2025, Frost & Sullivan spiega che il Paese vuole affermarsi
come il maggiore produttore di prodotti petrolchimici in tutta la catena di valore
nella regione. Plastiche, gomme, vernici e resine, fertilizzanti e pesticidi, prodotti
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i diversi prodotti petrolchimici a valle su cui il Paese progetta di focalizzarsi per
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petrolchimico e raggiungere la propria visione per il 2025. Si prevede che questo
investimento catalizzerà la crescita delle esportazioni del settore petrolchimico,
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Nell’era post sanzioni, il Paese si propone di attirare gli investimenti stranieri per
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all’anno nei prossimi 5 anni. Inoltre, il governo ha proposto 36 nuove opportunità
di investimento che, una volta implementate, hanno il potenziale di aumentare
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