giugno 2016
51
a della caduta della do-
manda che è significativa per i beni durevo-
li come auto, elettrodomestici, arredamen-
to e, soprattutto, per l’edilizia residenziale
e commerciale.
Il governo italiano in visita all’Iran
Accordi commerciali nei settori delle infra-
strutture, della ricerca e della cultura. Que-
sto è emerso durante il recente viaggio del
presidente del Consiglio italiano Matteo
Renzi in Iran, avvenuto a metà aprile 2016.
La fine delle sanzioni all’Iran “è un passag-
gio storico non solo per il Paese ma per l’Eu-
ropa e per tutta la regione: siamo impegnati
perché lo sforzo della comunità internazio-
nale sia accompagnato da un messaggio
di fiducia che possa rendere evidente che
qualcosa si è mosso”, ha esordito Renzi al-
la fine del colloquio con il presidente della
Repubblica Iraniana. “Prima delle sanzioni
l’Italia è stata il primo partner dell’Iran a li-
vello europeo e vorremmo che tornasse a
svolgere questo ruolo” ha affermato Roha-
ni, sottolineando anche che il Paese auspica
un ulteriore sviluppo dei rapporti nel settore
della ricerca e dei rapporti scientifici. Rohani
ha messo l’accento anche sul fatto che “an-
che nel periodo delle sanzioni quelle italiane
sono state le posizioni più eque nei confron-
ti del mio Paese”. Renzi ha ricordato che la
sua visita si inscrive “nella lunga tradizione
di amicizia dell’Italia nei confronti dell’Iran”.
A fianco al dialogo, però, c’è la necessità di
atti concreti che rendano operativi gli oltre
trenta accordi siglati e in tal senso bisogna
lavorare per rendere operative le linee di
credito. Per quanto riguarda il settore ban-
cario tra i due Paesi, ha detto Rohani, “sono
stati fatti buoni passi ma dobbiamo muo-
verci più velocemente per fare quelli che
ancora rimangono. È vero che le sanzioni
bancarie sono state tolte e che le banche
hanno cominciato le loro attività ma abbia-
mo qualche effetto psicologico dell’era delle
sanzioni e su questo dobbiamo lavorare”.
@Stefano_Belviol
Priorità e ‘cose da fare’
I piani governativi volti a perseguire le priorità chiave
nel petrolchimico, per la durata del Sesto Piano di
Sviluppo sono: attrarre oltre 70 miliardi di dollari in risorse
@À
: :
: :
A: : :
:= :
:
:
:
:
:
: :
:
33 miliardi di dollari, e per i 36 nuovi progetti proposti dal
governo con investimenti di capitale per un totale di 35-40
miliardi di dollari. Ciò consentirà al Paese di sorpassare la
capacità produttiva totale di oltre 180 milioni di tonnellate
all’anno; aumentare le esportazioni di prodotti petrolchimici
:6 :
: :
:À : :
:1 :
: :
: :
: :
: :
:
: :
:
B:
dare slancio agli investimenti nei settori petrolchimici
a valle, sviluppando città industriali in prossimità delle
province ricche di materie prime come Bushehr, Khuzestan,
C
:)
: :C
: : À :
: : : :
:
sviluppo rapido delle reti e delle infrastrutture ferroviarie e
dei trasporti marittimi.
Il presidente Rouhani ha
aperto le porte all’Europa.