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rmo

maggio 2018

stiche tecnologiche del prodotto e sui servizi com-

plementari. Nei prossimi tre anni si prospetta un

incremento della gamma dei prodotti offerti, il lan-

cio di nuovi servizi ma anche la reingegnerizzazione

di alcuni processi specifici.

L’innovazione tecnologica è considerata un fattore

critico di successo e si muove in due direzioni: la

prima è la creazione di impianti che permettano di

avere un elevato risparmio energetico, la seconda è

un’innovazione che si relaziona con le esigenze del

cliente per fare in modo che l’impianto o la solu-

zione offerti si inseriscano perfettamente nel pro-

cesso utilizzato dall’utilizzatore.

Anche il fenomeno che sembra più noto, ovvero le

strategie di acquisizione portate avanti da aziende

straniere è stato analizzato e sono state fornite evi-

denze maggiormente empiriche.

La motivazione legata a tali strategie è spesso stata

il bisogno di innovazione tecnologica che richiede

ingenti investimenti cui solo le risorse finanziarie di

un Gruppo o di una multinazionale possono provve-

dere. Le imprese di maggiore dimensione sembrano

vantare un primato per la redditività, ma non rie-

scono a ottenere marginalità significativamente mi-

gliori rispetto alle altre. Le microimprese soffrono

soprattutto per la maggiore volatilità dei risultati.

Respiro internazionale.

La produttività è rimasta

stabile, e solo le imprese degli impianti di vernicia-

tura sembrano essere riuscite a ottenere miglio-

ramenti sulla gestione del capitale circolante. La

situazione patrimoniale si mantiene invece in media

molto solida, con bassi livelli di indebitamento e

buoni valori di liquidità.

Ma il respiro internazionale non è solo legato alle

scelte in termini di acquisizioni, bensì anche alle stra-

tegie di presenza su diversi mercati e alle modalità

con cui questa presenza si è manifestata. Si può dire

che, nel settore, la centralità che l’internazionaliz-

zazione occupa ogni anno di più nella quotidianità

delle imprese, aiuta ad aumentare i potenziali clienti,

rafforzare il proprio brand e incrementare la possi-

bilità di apprendere tecnologie utilizzate in mercati

nuovi e provare ad applicarle nel mercato italiano.

Vi sono inoltre alcune grosse novità rispetto alla

prima edizione dell’indagine. Su tutte spicca l’Indu-

stria 4.0 che nel 2017 ha apportato un notevole con-

tributo al settore. In primis ha apportato una spinta

notevole a ricerca e sviluppo: le soluzioni necessita-

vano una capacità di interconnessione con gli altri

sistemi aziendali che ha fatto da propulsore per le

aziende a un livello di innovazione ulteriore. A que-

sto si è aggiunto il World Class Manufacturing che,

appunto assieme all’Industria 4.0, ha rappresentato

la maggior innovazione organizzativa e normativa

degli ultimi 50 anni nel settore finitura.

Marcello Zinno - Association manager Anima.