31
rmo
maggio 2018
stiche tecnologiche del prodotto e sui servizi com-
plementari. Nei prossimi tre anni si prospetta un
incremento della gamma dei prodotti offerti, il lan-
cio di nuovi servizi ma anche la reingegnerizzazione
di alcuni processi specifici.
L’innovazione tecnologica è considerata un fattore
critico di successo e si muove in due direzioni: la
prima è la creazione di impianti che permettano di
avere un elevato risparmio energetico, la seconda è
un’innovazione che si relaziona con le esigenze del
cliente per fare in modo che l’impianto o la solu-
zione offerti si inseriscano perfettamente nel pro-
cesso utilizzato dall’utilizzatore.
Anche il fenomeno che sembra più noto, ovvero le
strategie di acquisizione portate avanti da aziende
straniere è stato analizzato e sono state fornite evi-
denze maggiormente empiriche.
La motivazione legata a tali strategie è spesso stata
il bisogno di innovazione tecnologica che richiede
ingenti investimenti cui solo le risorse finanziarie di
un Gruppo o di una multinazionale possono provve-
dere. Le imprese di maggiore dimensione sembrano
vantare un primato per la redditività, ma non rie-
scono a ottenere marginalità significativamente mi-
gliori rispetto alle altre. Le microimprese soffrono
soprattutto per la maggiore volatilità dei risultati.
Respiro internazionale.
La produttività è rimasta
stabile, e solo le imprese degli impianti di vernicia-
tura sembrano essere riuscite a ottenere miglio-
ramenti sulla gestione del capitale circolante. La
situazione patrimoniale si mantiene invece in media
molto solida, con bassi livelli di indebitamento e
buoni valori di liquidità.
Ma il respiro internazionale non è solo legato alle
scelte in termini di acquisizioni, bensì anche alle stra-
tegie di presenza su diversi mercati e alle modalità
con cui questa presenza si è manifestata. Si può dire
che, nel settore, la centralità che l’internazionaliz-
zazione occupa ogni anno di più nella quotidianità
delle imprese, aiuta ad aumentare i potenziali clienti,
rafforzare il proprio brand e incrementare la possi-
bilità di apprendere tecnologie utilizzate in mercati
nuovi e provare ad applicarle nel mercato italiano.
Vi sono inoltre alcune grosse novità rispetto alla
prima edizione dell’indagine. Su tutte spicca l’Indu-
stria 4.0 che nel 2017 ha apportato un notevole con-
tributo al settore. In primis ha apportato una spinta
notevole a ricerca e sviluppo: le soluzioni necessita-
vano una capacità di interconnessione con gli altri
sistemi aziendali che ha fatto da propulsore per le
aziende a un livello di innovazione ulteriore. A que-
sto si è aggiunto il World Class Manufacturing che,
appunto assieme all’Industria 4.0, ha rappresentato
la maggior innovazione organizzativa e normativa
degli ultimi 50 anni nel settore finitura.
Marcello Zinno - Association manager Anima.