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rmo

maggio 2018

INCHIESTA

occhi e piacevole al tatto, soprattutto quello in

plastica”. Molte sono quindi le richieste di trat-

tamenti nell’automotive, con impianti costruiti

per verniciatura scocche e di componentistica, da

quella in plastica a componenti metallici come i

cerchi in lega, per cui la società italiana Olpidürr

riveste in particolare il ruolo di competence center

all’interno del Gruppo Dürr. “Siamo inoltre attivi

nell’aerospace e nel settore delle due ruote - ag-

giunge Bodini -, dove altre sister company hanno

sviluppato grandi competenze, acquisendo di re-

cente numerosi progetti”. Oltre a impianti per

componenti automotive, cerchi in lega e pastiglie

freni, IMF è inoltre un costruttore di primo rife-

rimento per il settore packaging, con impianti di

verniciatura per fusti metallici e contenitori in al-

luminio per imballaggio metallico, progettando

impianti completi su specifiche dei clienti. Le

aziende committenti hanno quindi molto spesso

respiro globale, e quello cui si rivolgono i co-

struttori di impianti è un mercato mondiale. Tra

le aree più interessanti, le aziende citano il Nord

Africa e gli Stati Uniti. In particolare, Tecnofirma

indica Stati Uniti e Brasile come aree in crescita,

con il Messico che si conferma il cuore del mercato

Nafta per l’auto. Per Geico, le aree che in questo

momento trainano il business sono Europa, Cina,

Nord Africa e Stati Uniti, ma in uno scenario che

per Arabnia può cambiare radicalmente di anno in

anno. Tra i mercati di riferimento per IMF spiccano

ultimamente Sud America e Far East. Nell’ambito

delle attività globali della rete internazionale del

Gruppo Dürr, Bodini rileva infine difficoltà proprio

nelle aree di Cina e Far East, dove i costruttori,

cresciuti tecnologicamente e avvantaggiati da una

base di costi inferiore, diventano oggi dei compe-

titor a tutti gli effetti.

Progettazione intelligente e integrata.

Dal com-

parto automotive giunge infine una forte pressione

per la riduzione dei tempi di commessa. Se infatti in

passato il time to market di un nuovo modello era di

circa quattro anni, oggi i produttori di auto ragionano

con tempi ridotti a due anni. I costruttori di impianti

di verniciatura sono pertanto chiamati a rispondere

a queste esigenze, adottando soluzioni di proget-

tazione intelligente. “In media, per progettare un

impianto e consegnarlo ci vogliono 24 mesi - spiega

Arabnia -. Da alcuni anni in Geico stiamo investendo

nel processo di sviluppo commessa, per portare sotto i

18 mesi i tempi di sviluppo di un impianto”. A questo

mira il nuovo modello di progettazione SmartEngi-

neering dell’azienda, per lo sviluppo dell’ingegneria

di base in tempi brevissimi grazie all’impiego di pro-

getta-zione 3D intelligente. “I tempi di progettazione

sono diventati un vero challenge - conferma Leva -. Il

processo di appalto della linea di verniciatura ‘ruba’

tempo alla realizzazione e installazione della stessa,

mentre gli impegni commerciali già sottoscritti dai

clienti rendono improrogabile la data di inizio pro-

duzione”. Accanto a questa esigenza, Bodini cita

quindi la necessità di implementare nei sistemi di su-

pervisione degli algoritmi di calcolo degli OEE dell’im-

pianto, oltre al ricorso all’automazione estesa anche

alle fasi di carico e scarico dei pezzi. Molto sentita è

infine la necessità di consentire il collegamento della

linea di verniciatura con le fasi di lavorazione pre-

cedenti e successive alla finitura. Questo serve per

abilitare in prospettiva la comunicazione intelligente

con il controllo finale e la preparazione per la spedi-

zione a valle e a monte, con sistemi di monitoraggio

e controllo che consentano in automatico il migliora-

mento della qualità, l’individuazione e la risoluzione

semplice e immediata di eventuali problemi e forme

di adattamento flessibile dei processi di verniciatura.

@marcocyn

Lo sviluppo di un gemello digitale dell’impianto consente di sapere tutto

quanto accade in fase produttiva.