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rmo

maggio 2018

zione di nuovi moduli in risposta a un incremento

nella domanda. “Ciò è essenziale con l’affacciarsi

di nuovi mercati, oltre i soliti confini - aggiunge

Perini di Tecnofirma -, che per i clienti significano

business incerti. Un altro vantaggio non da poco è

che singoli moduli, compatti e di facile trasporto,

sono anche più facili da riallocare su nuovi mercati,

in caso di riduzione della domanda in aree emer-

genti a rischio politico ed economico, offrendo una

strategia aziendale flessibile”. Un altro requisito

fondamentale è quindi la facilità di installazione e

di integrazione nei layout di produzione, ottimiz-

zando la disposizione degli impianti in aree e vo-

lumi ristretti per ridurre il costo complessivo degli

impianti. A ciò si accompagna la richiesta di versa-

tilità, come spiega Bodini di Olpidürr: “Flessibilità

significa infatti anche la possibilità di realizzare su

una stessa linea differenti cicli di finitura, minimiz-

zando i tempi di riattrezzamento al cambio di pro-

duzione”.

Risparmio energetico e automazione.

“I clienti

porgono sempre più attenzione anche al risparmio

energetico e all’automazione dei processi - dice

Leva di IMF Engineering -, che insieme contribu-

iscono a migliorare il rendimento produttivo di

un impianto”. La grande attenzione dell’opinione

offrendo soluzioni che siano sempre più connesse

con le lavorazioni a monte e a valle del processo

di verniciatura. Abbiamo discusso degli stimoli di

innovazione che attraversano il comparto con Da-

ryush Arabnia, executive vice president e COO di

Geico, Marco Leva, amministratore di IMF Engine-

ering, Antonio Perini, direttore divisione vernicia-

tura Tecnofirma, e Flavio Bodini, direttore vendite

Olpidürr.

Modularità adattabile.

Qualità ed efficienza dei

trattamenti sono requisiti scontati per gli utiliz-

zatori di impianti di verniciatura. In ragione della

velocità crescente che oggi caratterizza i mercati,

aumenta invece la richiesta ai costruttori di pro-

durre impianti modulari di facile e veloce instal-

lazione. Ciò è dovuto al bisogno di alti livelli di

flessibilità e adattabilità nei processi produttivi

degli utilizzatori, soprattutto nell’automotive,

come spiega Arabnia di Geico: “Logiche di produ-

zione lineare, con alti volumi e qualità costante,

non sono più adatte alle necessità del mercato,

che sta spingendo i produttori di auto ad abbrac-

ciare una logica di produzione modulare”. Cresce

infatti la richiesta di produrre impianti modulari,

pre-assemblati e di facile installazione, che offrono

una soluzione scalabile mediante implementa-

DaryushArabnia

, executive vice president e COO di

Geico

: “Per aumentare flessibilità

e modularità degli impianti è necessario sviluppare un modello digitale dell’impianto che sappia

tutto quello che succede in fase produttiva, abilitando decisioni per adattare la produzione”.

Flavio Bodini

, direttore vendite di

Olpidürr

: “Con impianti sempre più complessi, proporre

un servizio di assistenza strutturato, competente e in tempi di risposta rapidi è un ‘prodotto’

qualificante, se non un must, insieme al poter offrire un ‘chiavi in mano’ con tecnologie e servizi in

house”.

Marco Leva

, amministratore di

IMF Engineering

: “Da ben prima che si parlasse di

industria 4.0 i nostri impianti impiegavano soluzioni tecnologiche che consentono raccolta dati e

controllo centralizzato di tutti i parametri di processo, per il controllo dell’intero ciclo produttivo”.

Antonio Perini

, direttore divisione verniciatura

Tecnofirma

: “Oggi i clienti richiedono

impianti modulari, preassemblati e di facile installazione, per poter incrementare i moduli o

riallocare i prodotti a costi basici su nuovi mercati in funzione della richiesta, offrendo una

strategia aziendale flessibile”.