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rmo
maggio 2018
INCHIESTA
anni impegnata nella realizzazione di progetti diversi
tra cui il corso di meccatronica, i tirocini universitari,
programmi Erasmus di studenti/esse stranieri/e, l’ap-
prendistato duale e, non ultimi, i progetti di Alternanza
scuola-lavoro. A questo titolo sono davvero parecchi gli
studenti che accogliamo tutti gli anni, provenienti dai
più diversi indirizzi scolastici. Agli studenti degli istituti
tecnici industriali o commerciali tradizionalmente e sto-
ricamente accolti in azienda per gli stage, si affiancano
oggi anche studenti liceali provenienti da indirizzi di-
versi quali lo scientifico tradizionale, il linguistico, o il
liceo delle scienze applicate”.
Le cifre di un successo.
Un interessante punto di
osservazione, sulle esperienze fin qui realizzate di al-
ternanza Scuola-Lavoro è sicuramente quello di Union-
camere: “L’alternanza è uno strumento importante
per avvicinare scuola e lavoro - afferma Ivan Lo Bello
che ne è il presidente - due mondi ancora troppo lon-
tani come dimostra l’elevato livello di disoccupazione
giovanile presente in Italia. Il Registro che la legge ci
ha affidato rappresenta un tassello importante per
rendere visibili le imprese e gli enti pubblici e privati
disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. A oggi
sono oltre 30.000 le imprese iscritte per circa 216.000
percorsi disponibili per studenti in alternanza. L’al-
ternanza, dunque, rappresenta una sfida epocale per
il nostro Paese anzitutto sotto il profilo educativo e
culturale perché finalmente consente di rimettere
insieme nella vita delle persone i linguaggi e i me-
todi della formazione e quelli del lavoro, rendendo il
mondo della scuola per così dire ‘familiare’ per le im-
prese e viceversa. Ma proprio per questo è fondamen-
tale puntare su un’ ‘alternanza di qualità’. Un punto su
cui dobbiamo impegnarci tutti facendo sistema sui ter-
ritori: dai dirigenti scolastici ai docenti, dagli imprendi-
tori ai professionisti, dalle Regioni ai Comuni. Insieme
dobbiamo progettare, monitorare, creare standard,
comunicare esperienze di alternanza di qualità. Come
abbiamo voluto fare noi anche attraverso il concorso
‘Storie di Alternanza’ che Unioncamere insieme con
tutte le Camere di Commercio ha lanciato nel secondo
semestre del 2017 coinvolgendo circa 2.500 studenti
con quasi 300 video-racconti inviati da 253 Istituti sco-
lastici (116 Licei e 137 Istituti tecnici e professionali).
Un successo che ci auguriamo di replicare anche nella
seconda sessione di quest’anno”.
Gli strumenti che consentono ai giovani di sperimen-
tare una formazione seria all’interno delle aziende
sono considerati dalle imprese come una realtà che non
va abbandonata ma casomai rafforzata.
“Hermle considera il know-how e le risorse umane un
patrimonio prezioso - precisa Daniele Bologna - per
questo i costi non trascurabili per la gestione della
scuola interna vengono considerati come un investi-
mento per il futuro. Gli studenti vengono formati sul
prodotto Hermle e grazie all’elevato grado di inte-
grazione tra teoria e pratica sul campo, la loro pre-
parazione è eccellente e sono praticamente operativi
fin dai primi giorni da dipendenti. In questo modo l’a-
zienda si garantisce autonomamente la disponibilità
di risorse umane con un’ottima preparazione, aspetto
che oggi non è assolutamente secondario. Non sem-
pre l’azienda riesce ad assorbire tutti gli studenti alla
conclusione dei corsi, ma il diploma della scuola in-
terna Hermle è sicuramente un ottimo biglietto da
visita. La formula adottata, che integra nozioni teori-
che presso un istituto tecnico in zona, all’esperienza