Table of Contents Table of Contents
Previous Page  26 / 104 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 26 / 104 Next Page
Page Background

26

rmo

maggio 2018

INCHIESTA

anni impegnata nella realizzazione di progetti diversi

tra cui il corso di meccatronica, i tirocini universitari,

programmi Erasmus di studenti/esse stranieri/e, l’ap-

prendistato duale e, non ultimi, i progetti di Alternanza

scuola-lavoro. A questo titolo sono davvero parecchi gli

studenti che accogliamo tutti gli anni, provenienti dai

più diversi indirizzi scolastici. Agli studenti degli istituti

tecnici industriali o commerciali tradizionalmente e sto-

ricamente accolti in azienda per gli stage, si affiancano

oggi anche studenti liceali provenienti da indirizzi di-

versi quali lo scientifico tradizionale, il linguistico, o il

liceo delle scienze applicate”.

Le cifre di un successo.

Un interessante punto di

osservazione, sulle esperienze fin qui realizzate di al-

ternanza Scuola-Lavoro è sicuramente quello di Union-

camere: “L’alternanza è uno strumento importante

per avvicinare scuola e lavoro - afferma Ivan Lo Bello

che ne è il presidente - due mondi ancora troppo lon-

tani come dimostra l’elevato livello di disoccupazione

giovanile presente in Italia. Il Registro che la legge ci

ha affidato rappresenta un tassello importante per

rendere visibili le imprese e gli enti pubblici e privati

disponibili a svolgere i percorsi di alternanza. A oggi

sono oltre 30.000 le imprese iscritte per circa 216.000

percorsi disponibili per studenti in alternanza. L’al-

ternanza, dunque, rappresenta una sfida epocale per

il nostro Paese anzitutto sotto il profilo educativo e

culturale perché finalmente consente di rimettere

insieme nella vita delle persone i linguaggi e i me-

todi della formazione e quelli del lavoro, rendendo il

mondo della scuola per così dire ‘familiare’ per le im-

prese e viceversa. Ma proprio per questo è fondamen-

tale puntare su un’ ‘alternanza di qualità’. Un punto su

cui dobbiamo impegnarci tutti facendo sistema sui ter-

ritori: dai dirigenti scolastici ai docenti, dagli imprendi-

tori ai professionisti, dalle Regioni ai Comuni. Insieme

dobbiamo progettare, monitorare, creare standard,

comunicare esperienze di alternanza di qualità. Come

abbiamo voluto fare noi anche attraverso il concorso

‘Storie di Alternanza’ che Unioncamere insieme con

tutte le Camere di Commercio ha lanciato nel secondo

semestre del 2017 coinvolgendo circa 2.500 studenti

con quasi 300 video-racconti inviati da 253 Istituti sco-

lastici (116 Licei e 137 Istituti tecnici e professionali).

Un successo che ci auguriamo di replicare anche nella

seconda sessione di quest’anno”.

Gli strumenti che consentono ai giovani di sperimen-

tare una formazione seria all’interno delle aziende

sono considerati dalle imprese come una realtà che non

va abbandonata ma casomai rafforzata.

“Hermle considera il know-how e le risorse umane un

patrimonio prezioso - precisa Daniele Bologna - per

questo i costi non trascurabili per la gestione della

scuola interna vengono considerati come un investi-

mento per il futuro. Gli studenti vengono formati sul

prodotto Hermle e grazie all’elevato grado di inte-

grazione tra teoria e pratica sul campo, la loro pre-

parazione è eccellente e sono praticamente operativi

fin dai primi giorni da dipendenti. In questo modo l’a-

zienda si garantisce autonomamente la disponibilità

di risorse umane con un’ottima preparazione, aspetto

che oggi non è assolutamente secondario. Non sem-

pre l’azienda riesce ad assorbire tutti gli studenti alla

conclusione dei corsi, ma il diploma della scuola in-

terna Hermle è sicuramente un ottimo biglietto da

visita. La formula adottata, che integra nozioni teori-

che presso un istituto tecnico in zona, all’esperienza