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marzo 2018
ECONOMIA
A
un anno di distanza dalla presentazione del
Piano Nazionale Industria 4.0 del ministro Ca-
lenda, si può incominciare a trarre qualche bilancio.
Lo ha fatto recentemente l’Osservatorio Mecspe, con
uno studio presentato il 9 ottobre scorso a Modena
da Senaf in occasione della quarta tappa dei ‘Labo-
ratori Mecspe fabbrica digitale, La via italiana per
l’industria 4.0’, di cui pubblichiamo qui ampi starlci.
Stando ai dati raccolti, il 66% degli imprenditori
giudica positivamente o discretamente gli effetti sul
settore, seppur esprimendo anche la necessità di un
piano pluriennale e di una minore attenzione rivolta
alle grandi imprese. In particolare, tra le iniziative
previste si attribuisce grande rilevanza all’iper-am-
mortamento per i macchinari funzionali alla digita-
lizzazione (69,7%), al credito d’imposta per attività
di ricerca e sviluppo (57,4%), al miglioramento delle
infrastrutture digitali abilitanti (54,6%) e alla de-
fiscalizzazione dei premi di produzione (51,1%).
Secondo la ricerca, al di là degli incentivi governa-
tivi - e in attesa che vengano definiti i dettagli di
una loro riconferma nella prossima legge finanziaria
- è chiara la propensione agli investimenti da parte
delle imprese: quasi la metà (46,1%) dichiara che
continuerebbe a destinare parte del fatturato in in-
novazione anche in assenza di agevolazioni, segno
che la trasformazione in corso è ormai matura e cul-
turale. C’è comunque un 22,7% che continuerebbe
a farlo riducendo però gli investimenti, mentre solo
il 3,9% smetterebbe totalmente.
Segnali incoraggianti.
“I dati dell’Osservatorio
Mecspe mostrano segnali senza dubbio incorag-
gianti, non solo per i numeri che si registrano sul
di Tiziano Morosini
Secondo una ricerca dell’Osservatorio Mecspe, presentata il 9 ottobre scorso a Modena a
cura d
i Senaf, le PMI della meccanica e subfornitura promuovono il Piano Industria 4.0: a
un anno di distanza il 66% delle imprese giudica positivamente o discretamente gli effetti
sul settore e il 46,1% continuerebbe a investire al di là degli incentivi
Per le
aziende
il
futuro
è tecnologico