38
rmo
marzo 2018
mazione delle fabbriche è non solo auspicabile,
ma realmente possibile”.
Un tipo di produzione così avanzata richiede ov-
viamente il ripensamento in chiave ‘lean’ di tutta
la struttura aziendale, poiché a nulla serve avere
a disposizione dati e valori se poi non esistono
né il personale né gli strumenti in grado di inter-
pretarli.
“Fanuc sta investendo sulla diffusione nelle
aziende della conoscenza dell’intelligenza artifi-
ciale - ha spiegato Ghirardello -, ci sono diversi li-
velli di AI implementabili, ma vogliamo dimostrare
che non si tratta di fantascienza: la manutenzione
predittiva ad esempio costituisce il primo passo ed
è già da subito alla portata di tutti, perché attra-
verso la programmazione ragionata di interventi
di manutenzione si possono ridurre i tempi di
fermo, ottimizzare l’uso dei componenti e la loro
vita, e di conseguenza risparmiare tempo, energia
e denaro e aumentare la competitività. Il machine
learning e il deep learning sono passi altrettanto
importanti ma successivi”.
Fanuc sostiene l’introduzione delle nuove tecno-
logie nelle aziende attraverso l’implementazione
della piattaforma IIoT Fanuc Field, e delle applica-
zioni MT-Linki (che attiva il collegamento in rete
di macchine e dispositivi, anche di terze parti, per
scopi di manutenzione preventiva) e Zero Down
Time ZDT (servizio integrato nei robot Fanuc che
ne attiva il monitoraggio da remoto via cloud).
l’uomo. “La vera sfida non è diventare Industry
4.0, ma restarlo nel tempo - ha detto - per questo
motivo è necessario allenarsi al cambiamento e in-
vestire in conoscenza e formazione, così da essere
sempre in grado di sfruttare al meglio le innova-
zioni tecnologiche e convertirsi alla flessibilità”.
Un sistema 4.0 che mette l’uomo al centro deve
essere user-friendly, oltre che funzionale: “Non
serve a nulla progettare applicazioni tecnologica-
mente complesse se poi ci si dimentica di chi deve
utilizzarle sul campo. Pensare il cambiamento in
termini di smart factory non è sufficiente; occorre
puntare alla smart evolution, perché solo for-
nendo alle persone gli strumenti e le competenze
si potranno raggiungere i risultati desiderati.
Macchine che affrontano problemi verticali vanno
sorvegliate da persone che abbiano una visione
orizzontale”.
L’innovazione come prassi.
Marco Ghirardello
ha evidenziato come la teoria di Industria 4.0 sia
già da tempo prassi negli stabilimenti produttivi
Fanuc in Giappone, vere e proprie fabbriche in-
terconnesse completamente automatizzate dove
tutto viene registrato e analizzato per finalità di
controllo qualità e tracciabilità: “Il personale delle
nostre fabbriche è costituito per il 60% da addetti
adibiti a ricerca e sviluppo e per il 30% assistenza,
il resto sono amministrativi, supervisori e un nu-
mero davvero esiguo di operai, segno che l’auto-
Open house Fanuc: un’occasione
per toccare con mano varie
soluzioni e confrontare opinioni
ed esperienze.
STRATEGIE