23
rmo
gennaio/febbraio 2018
Laser, luce e futuro.
ZAC accese la luce. Era il 1978.
Fu il primo prototipo al mondo di laser tridimensio-
nale, utilizzato dalla Cavis, fornitrice di stampati pla-
stici del gruppo FIAT. Fu anche il primo balzo di Prima
verso l’internazionalizzazione: alla fine del 1982 ZAC
fu implementato in linea di produzione anche da
BMW, Renault e Chausson.
Nel 1979 inizia la collaborazione con Comau e il de-
butto di Prima nel mondo della robotica industriale. Per
Comau, Prima elabora il primo controllo robot europeo
in grado di gestire non solo gli assi singolarmente, ma
anche la posizione del centro utensile come risultante del
movimento degli assi della macchina.
Seguono anni entusiasmanti, che vedono lo sviluppo dei
primi robot di misura (come il PAG), macchinemiscelatrici
per l’industria del colore (la Iride, prodotta per la Max
Meyer, in grado di generare migliaia di colori miscelan-
done una dozzina appena), il sistema di controllo per il
Totem della Fiat, la collaborazione con la Saipem per un
sistema di saldatura orbitale di oleodotti e gasdotti sot-
tomarini.
Nel 1985 si accorge delle enormi potenzialità di Prima il
Gruppo giapponese Amada, già allora ai vertici mondiali
nel settore della punzonatura e piegatura della lamiera.
Con una partecipazione del 49% del capitale di Prima,
gneri ‘visionari’ ha dato vita a una piccola realtà impren-
ditoriale: Prima Progetti.
“Le nostre idee erano troppo avanti rispetto al mercato
- confida Carbonato - e questo si è spesso tramutato
in grosse difficoltà finanziarie”. Sono gli anni in cui un
grande vecchio del giornalismo italiano, ormai stanco
di confrontarsi con una società declinante, mette il naso
nella sede di Prima, in frazione Bauducchi, sulla strada
fra Torino e Villastellone. Giorgio Bocca, che all’epoca
già firmava per il quotidiano di Scalfari, il 16 aprile 1980
scrive: “Qui si fanno matrimoni fra i robot e le galline”.
In quei primi anni, Sartorio e Carbonato riflettono sulla
forma da dare alla loro creatura e capiscono che, date le
difficoltà finanziarie - il capitale sociale di fondazione di
Prima è di appena 50milioni di lire - devono essere fucina
di idee e fornire soluzioni progettuali alle imprese che si
affacciano all’automazione industriale.
PRogress In Manufactoring Automation, è l’acronimo da
cui è nato il nome scelto per le imprese del Gruppo e
la dice lunga sulla volontà di ideare soluzioni concrete
al servizio dell’industria. Ma sono anche gli anni in cui
l’azienda sconta la sua natura di realtà ‘technology dri-
ven’ e non ‘market driven’: grande ingegno e capacità
progettuale, scarsa potenzialità industriale.
Prima Industrie, una saga dell’innovazione
Il 30 novembre scorso, al centro congressi dell’Unione Industriale di Torino, il gotha della città
imprenditoriale e politica è pervenuto a rendere omaggio alla storia di uno dei maggiori Gruppi industriali
torinesi e alle persone che questa storia hanno contribuito a scrivere. Oltre 400 ospiti, dal mondo
dell’economia, della finanza della politica, del giornalismo, hanno affollato la sala. A far gli onori di casa
Gianfranco Carbonato, presidente del Gruppo, e con lui Giuseppe Berta, cui è spettato il discorso
introduttivo. Lo storico dell’industria, docente dell’Università Bocconi, ha infatti scritto e curato il volume
‘Scintille’ (nella foto) che racconta i 40 anni di vita di Prima Industrie: dalle origini quasi agresti (la prima
sede fu un casolare sulla strada fra Torino e Villastellone, fra oche e galline) all’avveniristico show
room oggi posizionato a Collegno. Al tavolo dei relatori, per quella che è stata a tutti gli effetti anche
un’occasione per riflettere sulla storia industriale del nostro Paese, c’erano Alberto Dal Poz, presidente
Federmeccanica, Gian Maria Gros-Pietro, presidente Gruppo Intesa Sanpaolo, Francesco Profumo
presidente Compagnia San Paolo. La sindaca di Torino, Chiara Appendino sedeva in prima fila accanto al
papà Domenico, braccio destro di Carbonato al timone del Gruppo. Un’occasione per celebrare 40 anni di
storia imprenditoriale coraggiosa e votata all’innovazione e annunciare i prossimi obiettivi dell’azienda.
Il 30 novembre scorso, al centro congressi dell’Unione Industriale di
Torino, una grande platea ha festeggiato i 40 anni di Prima Industrie.
Gianfranco Carbonato, presidente del Gruppo Prima Industrie.