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rmo

gennaio/febbraio 2018

pere cosa ha portato al guasto: al di là di possibili

urti e incidenti, le principali cause sono collegate alla

lubrificazione, alla contaminazione, all’aria utilizzata

in barriera sulla parte anteriore. Un errato raffredda-

mento del motore può inoltre far sì che la vena di raf-

freddamento si intasi, portando il motore a bruciarsi.

“Molto contano anche le lavorazioni gravose e fuori

disegno - aggiunge Vetrella -, identificabili ad esem-

pio dalla modalità di usura dei cuscinetti. Per tutti

questi casi, suggeriamo al cliente migliorie di utilizzo

per evitare che il danno si ripeta e prolungare al mas-

simo la vita del mandrino”.

Know-how in continua crescita.

In SMZ si ripa-

rano in media 120-130 mandrini ogni mese. L’azienda

conta oggi 35 persone, e ogni anno è cresciuta a ritmi

del 7-10%, con previsione quest’anno di toccare i 7

milioni di euro di fatturato. I settori di maggiore ri-

ferimento sono quello automobilistico, aeronautico,

degli stampi e grandi utilizzatori di elettromandrini,

come anche i settori dei cuscinetti, degli ingranaggi e

dei riduttori. Nello screening di nuove aziende si sco-

prono però continuamente nuovi ambiti, come spiega

Eduard von Slawik che da due anni è coinvolto con la

sorella Alessia nella gestione quotidiana di SMZ: “È

un settore davvero aperto, tutti fanno uso di man-

drini. Abbiamo tre tipologie di clienti: gli utilizzatori

finali, che vanno da piccole aziende a grossi gruppi

che affidano a noi l’assistenza del parco macchine.

Ci sono quindi gli OEM, costruttori di macchine che

ci scelgono come polo di assistenza per i loro sistemi

grazie all’ampiezza del nostro know-how. Infine, di-

stributori di macchine di costruttori internazionali,

che al termine del periodo di garanzia cercano qual-

cuno localmente senza dover mandare i mandrini nei

Paesi d’origine”.

In particolare, la collaborazione con gli OEM è un im-

portante canale per la crescita continua di conoscenza,

dal momento che la ricerca nel mondo della macchina

utensile è continua. “La formazione in SMZ è quoti-

diana, e ogni giorno dobbiamo imparare nuove tecno-

logie, nuovi sistemi e approvvigionare nuovi tool - dice

Giuseppe Iasparra, tecnico commerciale -. Il bello di

questa azienda è poter lavorare spaziando in tipolo-

gie diverse di prodotto, anche costruite con filosofie

diverse tra loro. La conoscenza ampia e unica dei no-

stri ragazzi, che spazia tra meccanica, idraulica e pneu-

matica, unita a una forte vocazione alla precisione ci

permette di affrontare e risolvere anche le sfide più

difficili e nuove che si presentano”. Competenza delle

persone e serietà dell’azienda che clienti e costruttori

ben conoscono, e che pertanto si rivolgono a SMZ con

fiducia, sia clienti fidelizzati sia nuovi che arrivano

per passaparola, molto efficace in Italia. “Il lavoro in

questo settore non manca e non mancherà - conclude

Slawik -: tutti i mandrini, che si trovino su macchinari

nuovi o già installati da tempo, dopo un dato pe-

riodo di utilizzo necessitano di riparazione. Quello che

manca sono le persone con le giuste competenze, oggi

sempre più difficili da trovare sul mercato. Serve un

know-how robusto per operare con serietà in questo

settore, e questo fa la forza e il successo di SMZ”.

@lurossi_71

Un elettromandrino da tornio con una velocità pari a 3.600 giri/min sul quale sono stati eseguiti dei lavori e uno scorcio del magazzino.