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giugno/luglio 2017
SOFTWARE
sistema dovrebbe poi presentare e definire le infor-
mazioni in modo coerente con il contesto adatto al
ruolo di ogni utente.
Un secondo punto riguarda la modalità di fornire
modelli intelligenti. La tecnologia intelligente deve
essere incorporata nella piattaforma, così se ven-
gono apportati cambiamenti al progetto, possono
essere inviati degli alert al team di progettazione
al fine di segnalare possibili criticità a valle che il
cambiamento potrebbe inavvertitamente generare.
Inoltre, il sistema deve garantire che qualsiasi mo-
dello venga coinvolto, ad esempio, un disegno da
un ambiente multi-CAD, venga archiviato a livello
centrale e sia disponibile per il team di progetta-
zione.
Soluzioni ‘a prova di futuro’.
La piattaforma
deve offrire anche un unico spazio per raccogliere e
gestire tutti i dati disponibili durante il ciclo di vita
di un prodotto, dall’ideazione al termine del ciclo
di vita, per velocizzare l’innovazione e i risultati
economici. Con progetti che durano cinquant’anni
o anche di più, qualsiasi sistema venga applicato
deve essere ‘a prova di futuro’, per questo è meglio
una piattaforma open data basata su tecnologia
avanzata, per consentire un utilizzo e un’applica-
zione rapida, oltre a un’integrazione aperta con
altri sistemi, con standard ISO 14306.
La soluzione deve fornire visibilità e controllo per
garantire che ciò che è stato definito nella fase di
offerta, anche anni prima, corrisponda a ciò che si
sta fornendo e che è stato consegnato nel corso di
tutto il progetto. La soluzione potrebbe essere ‘Te-
amcenter’ che offre tutte queste funzionalità gra-
zie a un ambiente di gestione della progettazione
integrato.
Riguardo i vantaggi, si evidenziano due aree princi-
pali. La prima è il riutilizzo del lavoro. Non è strano
che un’informazione venga riformulata diverse
volte su quasi tutti i progetti e che diversi file di
progettazione già utilizzati vengano trasmessi ai
team dai fornitori in vari formati. Ma se uno sta-
bilimento si blocca, il team operativo deve essere
in grado di rilevare il problema per risolverlo velo-
cemente e se i documenti non sono stati archiviati
attraverso un sistema strutturato, potrebbe essere
necessaria una ricerca complessa che potrebbe ri-
chiedere troppo tempo. Con una piattaforma do-
cumentale come Teamcenter, tutti i progettisti
potranno fornire i propri file CAD in formati neutri,
come ad esempio ISO 14306, così da poterli utiliz-
zare, archiviare e mantenere. Non solo la ricerca dei
file è semplice, ma questi possono essere riutilizzati
in progetti futuri, per velocizzare l’innovazione e
risparmiare tempo e denaro.
Riferimenti comuni.
La seconda area è la ge-
stione dei dati del progetto. La chiave per gestire
grandi progetti è far capire alle aziende di spostarsi
da una concezione basata sui documenti a un ‘am-
biente’ in cui vengono gestite delle informazioni
totalmente digitale e integrato. Questo metodo,
che consente a un’azienda di ancorare tutti i dati
essenziali del progetto a una struttura di progetto,
offre un punto di riferimento comune per tutti i
partecipanti al progetto. Quando viene applicata
adeguatamente, tale strategia snellisce la condivi-
sione dei dati tra il personale e i reparti che usano
architetture di sistema, piattaforme e applicazioni
diverse.
I dati del progetto principale forniscono le infor-
mazioni chiave dell’intero progetto, tra cui requi-
siti, costi e rischi. Un ciclo di vita end-to-end come
modello strategico favorisce connessioni all’interno
del progetto e tra i diversi team, inserendo tutto in
un unico ambiente, accessibile a tutto il personale
coinvolto nel progetto.
Il settore energia necessita di trovare metodi migliori e più
efficienti per la gestione dei progetti.