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rmo

giugno/luglio 2017

arriverà la seconda generazione (10 anni) un terzo

della macchina includerà parti prodotte con addi-

tivi, in quanto la casa automobilistica sarà ormai

collaudata nell’utilizzo di tecnologie additive e

saprà utilizzarle in modo efficace.

Nel corso dell’edizione 2016 dell’Autodesk University,

GE ha dichiarato che il 25% dei propri prodotti sarà

impattata dalla produzione additiva entro i prossimi

anni. Impattata è una parola interessante perché non

significa che l’intero prodotto verrà fatto utilizzando

la tecnologia additiva, ma vuol dire utilizzare gli

additivi per il tooling o includere una piccola parte

stampata in un prodotto più grande. Con l’ampia

adozione del tooling la tecnologia additiva permette

di produrre oggetti di piccole dimensioni, complessi

e costosi. Oggi, tali prodotti si riferiscono principal-

mente al settore medicale e dentale, con oltre 15

milioni di apparecchi acustici stampati sino a oggi e

apparecchi ortodontici, dagli allineatori dentali alle

corone, diventando sempre più diffusi. I settori ae-

rospaziali e automobilistico stanno per seguire lo

stesso percorso. Queste parti complesse mostrano il

valore della produzione additiva nel mercato e allo

stesso tempo semplificano l’utilizzo delle tecnologie

da parte dei produttori. Per il momento, queste parti

a breve termine resteranno costose. Una volta che sa-

ranno disponibili un numero maggiore di macchine e

materiali, i prezzi scenderanno.

Successo grazie al software.

Affinché la produ-

zione additiva abbia successo, è fondamentale che

l’hardware, i materiali e il software siano stretta-

mente allineati. I software esistenti creati per pro-

cessi sottrattivi non permettono ai designer e agli

ingegneri di ottimizzarli per i processi additivi. Ma

nuovi tipi di software come per esempio Autodesk

Netfabb, indirizzano i processi additivi con ottimiz-

zazione, simulazione e preparazione alla creazione

per specifiche macchine e combinazione di materiali.

Questo software richiede, inoltre, un nuovo formato

di file per tradurre e tracciare le informazioni richie-

ste per le tecnologie additive. Il formato 3MF per-

mette di sbloccare il potenziale sia delle macchine

additive attuali che future. Questo tipo di file è un’e-

stensione del file STL in quanto fornisce una rappre-

sentazione del modello utilizzando punti e triangoli,

ma il formato 3MF offre estensioni per cose come

le strutture in lattice e le proprietà delle macchine,

così come l’estendibilità di aggiungere proprietà

non disponibili con le tecnologie esistenti. Autodesk

è membro fondatore del consorzio per lo sviluppo

e l’adozione del formato, insieme a 3D Systems, GE,

Materialize, Microsoft e molti altri. L’articolo è stato

pubblicato su Redshift, il sito Autodesk creato per

ispirare progettisti, ingegneri, costruttori e maker.

Duann Scott, responsabile additive manufacturing business

development and strategy di Autodesk.

Le nuove macchine per la stampa

del metallo di Concept

Laser permettono la produzione

in serie industriale automatizzata

e interconnessa.

XJet è una delle aziende che sta sviluppando la stampa su ceramica.

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TECNOLOGIE ADDITIVE