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giugno/luglio 2017
al progetto. Se ad esempio, una semplice modifica
di un componente apporta un cambiamento alla
macchina e il team di produzione non ne conosce la
modifica, si avrà sicuramente un ritardo.
Per ovviare a tali problemi molti utilizzano, ad
esempio, cartelle condivise, non progettate però
per flussi di lavoro complessi come quelli del set-
tore energetico. E per altro in alcuni progetti ven-
gono utilizzati diversi sistemi di cartelle a seconda
del gruppo di lavoro, progettazione, engineering,
produzione…, ognuno con la propria versione. Im-
maginate l’incubo di una configurazione simile:
dove i cambiamenti effettuati a livello locale non si
inseriscono nel progetto complessivo.
Meno perdite di tempo.
Una tale modalità de-
strutturata ostacola i team nel coordinamento
efficace del progetto, porta inefficienze a livello
amministrativo e a livello di gestione. Il tempo
che un ingegnere perde nel cercare documenti o
componenti per apportare modifiche, o la ricerca
di dati non integrati nel flusso generale fa inevita-
bilmente lievitare i costi e su alcuni progetti, i costi
aggiuntivi sono rilevanti.
Ci sono anche altre criticità legate alla gestione
dei progetti, un esempio è proprio la duplicazione
dei progetti stessi. Un componente realizzato per
un progetto di una raffineria negli Stati Uniti po-
trebbe essere riprogettato dalla stessa azienda
per un impianto identico in Asia. Se pensiamo
alla quantità di componenti che compongono un
grande impianto, le ripercussioni in termini di costi
sono a dir poco esorbitanti.
Un altro problema è la difficoltà da parte del cliente
di monitorare esattamente lo stato di avanzamento
del progetto che potrebbe far posticipare i paga-
menti oppure si possono creare altri problemi ad
esempio nel passaggio dei progetti dai team di ese-
cuzione ai team operativi e di manutenzione: i ma-
nuali necessari per l’installazione potrebbero essere
forniti troppo tardi, oppure non essere abbastanza
accurati proprio perché vengono usati sistemi mul-
tipli per raccogliere le informazioni e/o non tutti i
cambiamenti apportati vengono recepiti.
Riteniamo che il settore energia debba trovare
metodi migliori e più efficienti per la gestione dei
progetti. Sicuramente un unico sistema in grado di
rispondere a due esigenze fondamentali. La prima
che estrapoli i dati da documenti e da disegni, senza
tralasciare le informazioni tecniche derivate da di-
verse applicazioni. La seconda che permetta di con-
dividere queste informazioni importanti con tutti
i fornitori che partecipano all’iniziativa. Il sistema,
inoltre, dovrà disporre del piano del progetto, mo-
nitorare e tenere traccia di ogni revisione, incana-
lare tutti i documenti e i disegni nei flussi di lavoro
e fornire un archivio unico per ogni file relativo a
ogni componente.
Dati sempre disponibili.
Inoltre, il sistema do-
vrebbe fornire la possibilità di una verifica completa
in base ai requisiti normativi, avvertire i manager in
caso di eccedenze e supportarli a capire il perché
di tali eccedenze, e fornire dati in tempo reale du-
rante il progetto: solo così potranno prendere de-
cisioni corrette. Per raggiungere questo obiettivo
crediamo che sia necessaria una nuova concezione,
un’idea innovativa e intelligente, per la gestione
dei progetti.
La questione centrale è semplice: i grandi progetti
devono diventare intelligenti e migliorare l’utilizzo
dei dati digitali, per sviluppare il progetto in modo
efficiente ed economico nel corso del tempo. Per
una buona riuscita, una piattaforma digitale deve
innanzitutto coinvolgere l’utente. I progressi tec-
nologici devono permettere a tutti gli interessati
al progetto di avere accesso alle informazioni ne-
cessarie, dove e come le hanno bisogno, da un di-
spositivo mobile, smartphone, tablet o computer. Il
Con una panoramica completa dello stato in cui si trova il
progetto, i team possono prendere decisioni più efficaci.