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rmo

gennaio/febbraio 2017

FOCUS AEROSPACE

Airbus

, dopo due

anni di test accurati,

ha esteso l’uso

della piattaforma

3DExperience

di

Dassault Systèmes

ai propri programmi

di additive

manufacturing,

integrando

progettazione,

simulazione e

produzione.

Safran

sviluppa un metodo

di convalida virtuale

del processo di

fabbricazione additiva

di Stephen Chadwick

La

tecnologia

La stampa 3D fa affidamento sulla tecnologia di si-

mulazione digitale. Questo processo si differenzia

dalla lavorazione ad asportazione (sottrattiva) delle

macchine utensili tradizionali, perché non comporta

alcuna lavorazione meccanica e richiede una finitura

minima. Inoltre, poiché la lavorazione non è vincolata

ai limiti delle macchine utensili, i pezzi possono assu-

mere nuove forme.

Utilizzando un software integrato di progettazione e

analisi su una piattaforma unificata, i punti di contatto

della struttura possono essere sfruttati come ‘guide’ per

la progettazione. In altri termini, i punti di contatto, gli

inviluppi spaziali e i requisiti funzionali e strutturali pos-

sono essere presi come elementi di riferimento e con-

trollo per definire automaticamente le forme con un

processo detto ‘progettazione generativa’.

Cambia la progettazione.

Integrando l’analisi a

elementi finiti (FEA) nel processo di progettazione in

tempo reale, è inoltre possibile sviluppare prodotti

che abbiano esattamente le caratteristiche strutturali

necessarie per adempiere alla loro funzione. Proget-

tando in questo modo non solo si risparmia tempo,

ma si può ovviare all’attuale carenza di progettisti e

ingegneri altamente qualificati, perché il processo di

progettazione viene di fatto automatizzato.

prende il

volo

L

a produzione o fabbricazione additiva, additive

manufacturing (AM), va oltre la semplice stampa

3D. Questa tecnologia si è infatti evoluta in una me-

todologia produttiva che sostituisce o completa i pro-

cessi produttivi tradizionali in un numero crescente di

ambiti e applicazioni nell’industria aerospaziale e in

altri settori.

Quando nacque circa 30 anni fa, la stampa 3D era li-

mitata alla plastica. L’avvento delle polveri di metallo

e della sinterizzazione laser ha cambiato le regole del

gioco, consentendo di stampare anche oggetti me-

tallici. La tecnologia AM può utilizzare praticamente

qualsiasi tipo di metallo, sovrapponendo strati suc-

cessivi di polvere che vengono solidificati mediante il

calore generato da raggi laser ad altissima precisione.

Con la fabbricazione additiva è possibile riprodurre

perfettamente un modello digitale tridimensionale in

forma di solido metallico. La tecnologia AM consente

di costruire pezzi singoli ‘on demand’ con strutture

contenenti cavità interne e reticolati, le cosiddette

‘strutture bioniche’ che riducono al minimo il peso

e ottimizzano la resistenza senza compromettere le

prestazioni meccaniche. Si possono così realizzare

anche parti meccaniche complesse (ad esempio un

gruppo di ingranaggi inscatolati) senza alcuna ope-

razione di montaggio.

FOTO AIRBUS