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rmo

settembre 2016

azione, da 2.100 x 2.100 x 1.250 mm fino a 6.000 x 4.800

x 1.500 mm, se includiamo la versione più grande della

DMU 600 P. La DMU 600 G linear raggiunge i 6.000 x

4.500 x 2.000 mm. Per quanto riguarda il peso dei com-

ponenti, supportano da 8.000 kg fino ad un massimo di

40.000 kg nel caso della DMU 600 P”.

DMG Mori come soddisfa i requisiti dei singoli com-

ponenti e l’elevata domanda in termini di flessibilità e

qualità?

“I nostri programmi XXL includono naturalmente

un’ampia gamma di moduli, che si traducono in

configurazioni adattate alle specifiche applicazioni

richieste dal cliente. L’ampia gamma dei mandrini

per la nuova DMU 210 P 2nd generation ne è la di-

mostrazione. Si va dall’elettromandrino powerMaster

con coppia massima di 1.000 Nm, al mandrino a cam-

bio gamma torqueMaster con valori di coppia fino a

1.800 Nm, fino ad includere i mandrini speedMaster,

che vantano velocità di rotazione straordinarie fino

a 30.000 giri/min. La DMU 600 G linear è disponibile

con un mandrino ad alta coppia da 12.000 giri/min e

300 Nm, un mandrino a cambio gamma con coppia

fino a 1.445 Nm ed un elettromandrino con velocità

fino a 28.000 giri/min. In virtù di queste dotazioni,

le macchine XXL sono adatte sia per la lavorazione

pesante che per le applicazioni HSC ad elevata preci-

sione. L’offerta include inoltre in opzione delle teste

interscambiabili dotate della massima flessibilità, con

cinematica C/A e C/B per lavorazione complesse, oltre

a tavole di fresatura/tornitura e magazzini utensili

che possono alloggiare fino a 300 utensili”.

In sostanza quindi, l’obiettivo è consentire la lavora-

zione completa per qualsiasi tipologia di applicazione.

Corretto?

“Assolutamente. Bisogna tener presente che le pro-

duzioni in cui sono necessari numerosi processi di ser-

raggio ed operazioni di riattrezzaggio rischiano di

incrementare i tempi passivi e rendere le lavorazioni

non redditizie. La lavorazione su 5 lati e a 5 assi è perciò

essenziale in questo segmento, per garantire che i pezzi

di grandi dimensioni possano essere lavorati con pro-

fitto. Opzioni quali la tavola di fresatura/tornitura o il

cambio pallet possono ancora aumentare ulteriormente

la produttività”.

La qualità è una parola chiave in questo contesto. A

questo proposito elevati standard qualitativi sono ne-

cessari nei settori applicativi che ha accennato all’inizio.

Quali sono dunque i punti di forza delle macchine a

portale di DMG Mori?

“La qualità dei componenti richiesta è ovviamente im-

postata su standard di alto livello. La precisione e la

qualità delle superfici devono essere perfette, carat-

teristiche garantite dalla costruzione altamente sta-

bile delle macchine a portale. I componenti di ghisa

EN-GJS-600-3 (GGG60) assicurano rigidità assoluta per-

mettendo perciò una lavorazione precisa ed allo stesso

tempo ad elevata dinamica. Lo stesso vale per la ver-

sione a portale della DMU 600 G linear, che grazie alla

sua comprovata tecnologia dei motori lineari garantisce

un’ottimale qualità superficiale, precisione estreme e

processi di finitura ad elevata dinamica. Questo elimina

la necessità di qualsiasi processo di ripassaggio, così da

La DMU 210 P 2nd Generation

permette applicazioni a

5 assi con corse fino a

2.100 x 2.100 x 1.250 mm.