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rmo

giugno/luglio 2016

macchine, aziende e processi in grado di comunicare,

scambiare informazioni e interagire in tempo reale. La

sfidaper leaziendenon sarà sologestire l’enormemoledi

dati ma trasformarli in smart datamigliorando il modo in

cui i dati stessi vengonoelaborati, analizzati, trasformati e

resi fruibili. Grazieaquestenuove informazioni èpossibile

attuare azioni correttive, gestire deviazioni, identificare

eventualimiglioramenti a livellodi sviluppodel prodotto,

di produzione e della supply chain garantendo una sem-

pre maggiore ottimizzazione dei processi. Siemens pro-

pone soluzioni modulari per facilitare l’evoluzione delle

piccole-medie imprese nel contesto dell’Industry 4.0 e,

allo stesso tempo, per digitalizzare e rendere competitivi

grandi stabilimenti produttivi grazie alla sua piattaforma,

‘digital enterprise software suite’. Inoltre propone so-

luzioni ‘cloud based’ innovative per i data analytics e la

gestione degli smart data”. Anche Gerio ha parlato del

flussoproduttivonell’otticadi Industria4.0: “Si partedalle

materie prime, dall’utilizzo della risorsa e dall’efficienza

energetica, per passare a una fase di simulazione indu-

strialedi processo; soltanto inuna fase successivavengono

poi realizzati gli impianti. Impianti che sono sempre più

interconnessi tra di loro, e che utilizzano robot e mac-

chine utensili. Tutti questi oggetti non solo sono sempre

connessi all’ERP delle fabbrica, che permette la gestione

organizzata del processo produttivo, ma anche al mondo

esterno che genera queste richieste”.

Competenze per la fabbrica del futuro.

Marzoli,

azienda del Gruppo Camozzi, nel 2014 introduce una

piattaforma per il monitoraggio remoto dei macchinari,

sviluppata in collaborazione con Microsoft. Allo stesso

tempo, questa collaborazione, consente di avviare un

progetto per far migrare su cloud tutte le piattaforme

gestionali di Gruppo. “Nel 2015 - spiega Locatelli - avendo

ormai fattonostri i concetti di Industria4.0, nasceCamozzi

Digital, una realtà trasversale con la volontà di sviluppare

a livello di Gruppo le soluzioni Cloud IoT rafforzando la

collaborazione con Microsoft. Sempre nello stesso anno,

Marzoli presenta per la prima volta per il mondo della

filatura le soluzioni IoT legate alla manutenzione predit-

tiva che ha sorpreso positivamente i nostri clienti”. Il ruolo

della persona inquesto contesto assume unnuovo signifi-

cato. “L’uomo rimane comunque centrale in fabbrica - ha

sostenuto Mariotti - poiché l’intelligenza all’interno delle

macchina viene comunque dall’uomo. Il ricercatore deve

avere anche competenze tecniche e operative per poter

interagire con la macchina”. Il mondo scolastico e acca-

demico si deve di conseguenza attrezzare per preparare i

tecnici della fabbrica intelligentedel futuro. Uncontributo

permegliocomprendere ledinamichedell’evoluzione tec-

nologica del manifatturiero, con particolare riferimento

alle tecnologie abilitanti del mondo del digitale, viene dal

sistema del cluster nazionale della Fabbrica Intelligente

(CFI). “Afil - ha spiegato Marini - è attiva nel supporto

alle imprese per aiutare il sistema manifatturiero a com-

prendere gli impatti delle tecnologie 4.0, che sono un

elemento abilitante fondamentale della Fabbrica Intel-

ligente. Il sistema nazionale della Fabbrica Intelligente

nasce nel 2012 dallo stimolo del ministero dell’Università

e Ricerca per creare una comunità stabile di imprese e

centri di ricerca a livello nazionale sui temi del manifat-

turiero avanzato in cooperazione con tutti gli altri Paesi

europei”.

I protagonisti dell’incontro ‘Impresa e

tecnologia’ e i visitatori dell’open house.