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luglio/agosto 2014
Questo trend positivo è in linea con l’andamento mon-
diale del mercato della robotica. Nel 2013, infatti, sono
stati venduti a livellomondiale 179.000 robot industriali,
registrando un incremento del 12% rispetto al 2012. A
livello europeo, il mercato ha visto un incremento del
5% nelle vendite, raggiungendo, con oltre 43.000 unità
vendute, i livelli del 2011. Livelli record di vendite sono
stati registrati anche in Asia e Australia (oltre 100.000
unità, con un incremento del 18% rispetto al 2012),
nelle Americhe (oltre 30.000 unità, l’8% in più rispetto
al 2012) e in Africa (più 87%, con 700 unità). In Italia
sono stati installati nel corso del 2013 4.679 robot, per il
72,8% di importazione.
La produzione
. Per quanto riguarda invece la produ-
zione di robot, in termini di unità, nel 2013, sono stati
prodotti in Italia 2.781 robot, per un fatturato comples-
sivo pari a 490 milioni di euro, il 5,2% in più rispetto al
2012. Di questi, circa lametà è stato destinato ai mercati
stranieri. Il rapporto export su produzione è cresciuto,
passando dal 38,6% del 2012, al 39,8% del 2013.
Il risultato è stato determinato sia dal positivo riscontro
delle esportazioni, cresciute, dell’8,3%, a 195 milioni, sia
da quello delle consegne sul mercato interno, salite, del
3,1%,a 295 milioni. Anche il consumo italiano ha regi-
strato segno positivo, +4,9%, per un valore pari a 515
milioni di euro. Dall’analisi dei risultati preliminari delle
‘world robot statistics’, presentate a Monaco lo scorso
4 giugno, in occasione della fiera Automatica, dal pre-
sidente della Federazione Internazionale di Robotica
(IFR), l’italiano Arturo Baroncelli, è emerso che anche gli
ordini nel primo quadrimestre 2014 sono aumentati si-
gnificativamente da industrie di tutti i comparti, pertanto
ci si attende che i volumi di vendita cresceranno con trend
analogo nel 2014. Come per gli anni precedenti, anche nel
2013, in Italia, le principali aree applicative dei robot sono
risultate quelle della manipolazione e della saldatura, che
hanno rappresentato rispettivamente, in termini di unità,
il 68,3% e il 17% del consumo totale.
La manipolazione comprende tutte quelle funzioni con-
nesse con stampaggio, pressofusione, spostamento pezzi,
misura e controllo; la saldatura, invece, è legata prin-
cipalmente ad attività di unione di parti metalliche e si
rivolge soprattutto al settore automotive. Anche a livello
mondiale il settore trainante è l’automotive, che registra
una crescita costante intorno al 22% annuo degli investi-
menti in automazione e robotica, in particolare in Ger-
mania, Cina e Stati Uniti. Nel 2013, le vendite di robot
per il settore automotive sono aumentate del 5%. Anche
i comparti alimentare e farmaceutico hanno aumentato
in modo sostanziale gli investimenti in automazione nel
2013. L’industria elettronica, che ha visto un picco nei con-
sumi di robot nel 2013, ha già aumentato del 9%gli ordini
di robot nel primo quadrimestre del 2014.
Il futuro, le stime.
Si stima che una forte spinta per
un’ulteriore crescita del comparto dell’automazione e ro-
botica sarà data dalla presenza di robot facili da usare e da
integrare. Un settore emergente è quello legato alla col-
laborazione uomo-macchina: robot che lavorano insieme
all’operatore umano non solo nella fabbrica ma anche in
ambienti non produttivi, capaci di comprendere istruzioni
in linguaggio umano (gestuale, vocale, grafico) e hanno
componenti modulari e ‘plug and produce’. Questo con-
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