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giugno 2014
stiamo ampliando a tre le linee prodotte nel Paese, dai
duemodelli di componenti per automazione che attual-
mente vengono costruiti anche là, affinché i volumi che
si faranno in Brasile possano essere soddisfatti dalla pro-
duzione locale aggirando il problema dei costi doganali
di trasporto che il Paese presenta”.
Il 2014 sarà pertanto un anno di consolidamento per
Gefran, con le iniziative di specializzazione e di riorga-
nizzazione avviate con il nuovo piano industriale, con
ancora investimenti in corso che andranno invece a di-
minuire tra 2015 e 2016: “Questo sarà un anno di grossi
cambiamenti per Gefran - conclude l’ad Franceschetti -,
e per il 2014 puntiamo all’obiettivo del consolidamento.
Al di là del concentrarci sulle nostre competenze e sui
prodotti che abbiamo, ci sono diversi fattori esterni cui
ci siamo agganciati e che stanno guidando le nostre
scelte, come ad esempio il fatto che le normative am-
bientali dal 2016 richiederanno la dismissione dell’uso
del mercurio, il che comporterà che i sensori riempiti
al mercurio nel mondo occidentale non potranno più
essere impiegati, o ancora il fatto che nel mondo si
siano innalzati gli standard di qualità e sicurezza, per
cui anche dal mondo asiatico, Cina in testa, crescerà si-
gnificativamente la richiesta di prodotti di più alta stan-
dardizzazione, con esigenze superiori nel controllo dei
processi produttivi. Le diverse importanti iniziative va-
rate con il nostro nuovo piano industriale, con il nuovo
approccio per specializzazione ma anche puntando a
un maggior rigore aziendale, crediamo che ci consen-
tiranno di avere un’azienda più snella ed efficiente,
portando quella crescita di fatturato e la marginalità
che la nostra azienda merita, dando i migliori risultati a
partire dal 2015”.
avere spazi di crescita per conquistare quote di mercato
maggiori, e dove avvieremo un piano di integrazione
anche delle nostre consociate con un piano di logistica
che vada ad esempio a ottimizzare i magazzini. Inten-
diamo consolidare in Germania così come in Francia, ma
in particolare, puntiamo sicuramente molto sull’Europa
dell’Est, Grecia, Polonia, Romania, dove lavoriamo già
tramite distributori gestiti dall’Italia e che hanno numeri
ancora piccoli che offrono spazi di crescita a tassi sicura-
mente superiori”.
Spinte all’internazionalizzazione.
Forti spinte agli
investimenti anche sul piano dell’internazionalizzazione
per Gefran, con la recente apertura di un Representative
office in Russia, con personale locale ma gestito dall’Ita-
lia per poter seguire direttamente dall’interno questo
mercato altrimenti di difficile approccio, e l’apertura
della prima filiale in Turchia, per rinforzare la presenza
in questo mercato in forte crescita e dal grande poten-
ziale, che offre persone competenti e un’impostazione
di pensiero molto vicina a quella tedesca, potendo così
garantire servizi di assistenza, manutenzione, integra-
zione e magazzino per la ricambistica veloce. “A fianco
di queste iniziative - dice l’ad - continuiamo ovviamente
anche a presidiare i mercati in crescita storici, Cina, India
e Brasile, dove oggettivamente però la crescita è oggi più
rallentata: infatti potenzieremo il nostro stabilimento di
Shanghai, dove abbiamo 200 persone e una produzione
di azionamenti da 50 mila pezzi esclusivamente per il
mercato locale, con l’obiettivo di cominciare a fabbricare
anche là una parte dei componenti per automazione,
integrando la produzione per le esigenze locali. Ma rin-
forzeremo anche la parte industriale brasiliana, dove
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all’internazionalizzazione.
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